Il bruto sar? incastrato dalla prova del DNA?
Si ? tenuta questa mattina l?udienza per il processo a carico di Filippo Almerico da Bellona, accusato dalla minore M.P.C. di violenze sessuali e pedofilia. La 3^ Sezione del Tribunale penale di Santa Maria C.V., presidente dott. Rugarli, ha conferito l?incarico al dott. Maurizio Di Boni, della polizia scientifica di Roma, di prelevare ad entrambi le parti un reperto (tampone di saliva) per effettuare l?esame del DNA. Sia l?Almerico che la minore hanno accettato di sottoporsi al prelievo. Il dott. Di Boni far? pervenire al Tribunale, il 6 luglio prossimo, l?esito dell?esame. Intanto l?imputato ha chiesto che, nella prossima udienza, sia sentito un ulteriore testimone che, a suo dire, dovrebbe dimostrare l?innocenza dell?Almerico. Il fattaccio inizi? a Rocchetta e Croce, continu? a Camigliano, per concludersi in via Triflisco di Bellona. La minore non rifer? nulla alla madre, convivente dell?Almerico all?epoca dei fatti, perch? intimorita dalle minacce del bruto. Il 3 gennaio del 2000 la svolta. Sotto il letto della minore, otto anni di et? all?epoca dell?inizio delle violenze, fu rinvenuto un Klinex con evidenti residui di sperma e sangue. Alla richiesta di acquisire agli atti il reperto, ci furono opposizioni ma, nell?udienza del 13 febbraio u.s. il Tribunale dispose l?acquisizione del suddetto con riserva di nominare la Commissione per la prova del DNA. Detta acquisizione avvenne il 04 maggio c.a. La posizione dell?imputato si ? ulteriormente aggravata. Infatti, nell?udienza del 13 febbraio u.s., il Pubblico Ministero dott. Cilenti, notific? all?Almerico due aggravanti: minaccia a mano armata ed eccessivo abuso della Patria Podest?.