Sfruttamento e lavoro in nero, la controparte non si presenta e viene denunciata.
Il dott. Vincenzo Russo, consulente del lavoro presso la CGIL di Caserta, aveva fissato un incontro per tentare l?accordo tra Maria Preziosa Catone, da Bellona, ed Almerico Giuseppe da San Tammaro. All?appuntamento l?Almerico non si ? presentato per cui la pratica ? stata affidata all?avvocato Guida del Foro di Santa Maria C.V.. Una vicenda molto seguita dai bellonesi, per cui, abbiamo chiesto alla protagonista delucidazioni: ?Ho lavorato per sei anni presso l?esercizio commerciale ambulante di prodotti dolciari in fiere e feste patronali di Giuseppe Almerico, da San Tammaro, senza alcuna retribuzione. Il sei giugno u.s., alla mia ennesima richiesta di regolarizzazione ai fini lavorativi, salariali e contributivi, anzich? ricevere una risposta adeguata, fui cacciata via su due piedi, sia dal su citato datore di lavoro che dalla sua attuale compagna, Filomena Vastante, anch?ella da San Tammaro. L?episodio si verific? in Capua mentre era in corso di svolgimento la manifestazione organizzata per la ?Festa dell?Unit??. Fui allontanata perch?, a loro dire, non ?servivo? pi? in quanto era sufficiente l?aiuto della Vastante. Tutto l?episodio ? stato da me reso partecipe alla GCIL di Caserta poich? ritengo che, dopo sei lunghi anni di sfruttamento, non merito di essere anche minacciata. Infatti, ho ricevuto una lettera che, da un sommario esame sembra sia stata scritta col sangue, ed ? stata consegnata al Nucleo operativo di Capua. Inoltre, il primogenito dell?Almerico, al quale era stato affidato l?incarico dal padre, mi ha rivolto parole minacciose ed ingiuriose. Colgo l?occasione di invitare coloro che si trovano nelle mie stesse condizioni di reagire ai soprusi ed all?ingiustizie perpetrati da persone senza scrupoli che, approfittando dell?altrui necessit?, sfruttano noi giovani imponendoci un lavoro in nero, con minacce e prepotenze?. Conclude la Catone.