Un coraggioso bellonese, noncurante delle minacce, denuncia quanto appreso.

Un commerciante bellonese, che per ovvi motivi omettiamo il nome, mentre si trovava a Nocera Inferiore per motivi di lavoro, involontariamente, ascolt? una chiacchierata tra due ragazzi dal contenuto molto delicato. Cerc? di convincere i due giovani a riferire le stesse cosa alle forze dell?ordine. Alla richiesta, i ragazzi, non solo si rifiutarono, ma minacciarono il bellonese se non fosse stato omertoso. Il commerciante, non considerando le minacce, si rec? presso la caserma dei carabinieri di Nocera Inferiore e raccont? ci? che aveva appreso. I Carabinieri avviarono degli accertamenti, dopo i quali scatt? la denuncia. Mario Mainenti, 53 anni, Antonio Fornataro, 20 anni, e Fortunata Albano, convivente di Mainenti dovranno affrontare il processo. Per i tre l’accusa ? di spaccio di sostanze stupefacenti. Sono stati rinviati a giudizio ieri mattina dal gup del Tribunale di Nocera Inferiore Furio Ciuffi. Secondo l’accusa avrebbero utilizzato una ragazzina per poter spacciare la cocaina. I militari fecero irruzione nell’abitazione dei due trovando le conferme a quanto era stato loro riferito dal commerciante bellonese ed ammanettarono Mainenti e Fornataro. Per entrambi il sostituto procuratore della Repubblica, Sabrina Serrelli, aveva chiesto la custodia cautelare in carcere. Secondo l’impianto accusatorio, i due avrebbero utilizzato un ingegnoso sistema per spacciare la droga, sotterrando lo stupefacente in un giardino vicino casa. Per non destare sospetti, sembrerebbe che si servissero di una ragazzina che dissotterrava la cocaina dal giardino seguendo le indicazioni di Fornataro. Quest’ultimo, poi, avrebbe distribuito la droga direttamente ai clienti o al pusher di turno che ne faceva richiesta. Il ruolo di Mainenti, invece, sarebbe stato di garanzia: una sorta di supervisore. Secondo l’accusa, ad avere delle responsabilit? nella vicenda fu anche la madre della ragazzina per la quale per? non fu emesso nessun ordine di carcerazione. Durante la perquisizione domiciliare furono sequestrati circa 10 grammi di cocaina.

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