Condannato a sei anni di reclusione e 150.000 euro per violenze carnali su minora.

Ieri sera, venerd? 15 ottobre 2004, alle ore 19,30 presso il collegio ?C? della seconda sezione penale del Tribunale di S. Maria C.V. , presidente dott. Rugarli, Pubblico Ministero dott. Cilenti, ? stata emessa la sentenza a carico di Filippo Almerico di Bellona. Sei anni di reclusione e pagamento delle spese processuali e procedurali, risarcimento danni fisici e morali. Durante il dibattimento l?avv. Elsa Cardone del Foro di Santa Maria C.V., delegata dall?Avv. Patrizia Tedeschi del Foro di Napoli, ha chiesto, per la parte civile, un risarcimento di 150.000 euro. Questa cifra ? stata avallata dal Pubblico Ministero che la riteneva equa. Naturalmente, per quantificare il tutto, il dott. Rugarli ha rinviato il giudizio ad altra udienza. La notizia in paese ha destato meraviglia perch? sono ancora molti coloro che si ritengono scettici e perch? convinti dell?innocenza dell?Almerico anche se, questo parere era diventato dubbioso dopo la prova del DNA che metteva all?angolo Filippo Almerico. Questi fu accusato dalla minore M.P.C. di violenze sessuali e pedofilia. Il Giudice per le Indagini Preliminari, dopo varie udienze dispose, il rinvio a giudizio dell?accusato che continuava a negare le proprie responsabilit?. La 3^ Sezione del Tribunale, per accertare la verit? decise di nominare una Commissione per un prelievo affinch? si potesse procedere alla prova del DNA. Sia l?Almerico che la minore accettarono di sottoporsi al prelievo. L?incarico fu affidato al dott. Maurizio Di Boni, della polizia scientifica di Roma. Le prove furono effettuate con tre diverse tecniche dando sempre esito positivo. Inoltre, rifer? in aula il Dottor Di Boni, che era stata effettuata una controprova incrociata anch?essa positiva. Il fattaccio inizi? a Rocchetta e Croce, continu? a Camigliano, per concludersi in via Triflisco di Bellona. La minore non rifer? nulla alla madre, convivente dell?Almerico all?epoca dei fatti, perch? intimorita dalle minacce del bruto. Sotto il letto della minore, otto anni di et? all?epoca dell?inizio delle violenze, fu rinvenuto un Klinex con evidenti residui di sperma e sangue. Alla richiesta di acquisire agli atti il reperto, ci furono opposizioni ma, nell?udienza del 13 febbraio u.s. il Tribunale dispose l?acquisizione del suddetto con riserva di nominare la Commissione per la prova del DNA. Detta acquisizione avvenne il 04 maggio c.a. La posizione dell?imputato si aggrav? ulteriormente perch?, nell?ultima udienza, il Pubblico Ministero dott. Cilenti, notific? all?Almerico due aggravanti: minaccia a mano armata ed eccessivo abuso della Patria Podest?. Dopo la lettura della sentenza la mamma della vittima, che all?epoca dei fatti era convivente dell?Almerico, ci ha dichiarato: ?Non ho mai dubitato nella giustizia perch? sono convinta che, anche se lenta, inesorabilmente condanna i colpevoli. La mia non ? una vendetta ma sete di giustizia perch? ritengo che simili mostri non devono agire indisturbati e baldanzosi. Non gioisco per la sentenza perch? la mia gioia sarebbe stata immensa se il fattaccio non si fosse verificato. Sono convinta che le prove schiaccianti contro il mostro di Bellona non gli danno scampo neanche in appello?.

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