Il paese attende i resti dei soldati
Ogni anno, particolarmente in occasione della commemorazione dei Defunti, i bellonesi ricordano che attendono ancora, in paese, i resti dei loro soldati che parteciparono alla campagna di Russia. Sono migliaia i soldati italiani che, durante la II^ Guerra mondiale, parteciparono alla sfortunata spedizione e tanti quelli che non sono mai tornati. Negli ultimi anni si verific? il ritorno di alcune spoglie, grazie ai nuovi rapporti che riavvicinarono i due Paesi. Da Bellona partirono 12 militari che fecero parte del C.l.S.R.( Corpo italiano di spedizione in Russia) e, nel 1945, dei dodici bellonesi uno soltanto, Eugenio Salerno, fece ritorno a casa. Ad attenderlo, in via Mazzini, c’erano tanti amici e parenti ansiosi di riabbracciarlo. Sulla soglia di casa erano ad attenderlo i fratelli, il padre e la madre Mariannina Parillo. Facendosi largo tra la folla, la madre corse incontro al suo adorato figlio e, piangendo di gioia lo abbracci? dicendo: “Figlio mio, finalmente sei tornato! Ora posso morire in pace!”. Trascorse un anno e la buona Mariannina lasci? questa vita ed i familiari che tanto amava. Dopo 53 anni, nel 1998, a Bellona ritornarono i resti d? tre soldati: Silvio Di Rubbo, Giovanni Battista Sgueglia e Antonio Scialdone. All’aeroporto di Mosca, si tenne una toccante cerimonia in occasione del trasferimento in Italia delle.spoglie dei tre bellonesi e di altri militari italiani che, dopo lunghi anni, ritornavano in Patria. Una moltitudine di bellonesi era ad attenderli al Largo Santella e, nella Chiesa Madre, fu celebrata una messa solenne. Nel freddo della steppa russa sono rimasti, tra i loro commilitoni, altri otto bellonesi: i fratelli Gennaro e Raffaele Addelio, Alessio Aurilio, Domenico Cafaro, Alessandro Casale, Giacomo Marcello, Salvatore Plumitallo e Pasquale Pezzulo, A Bellona nessuno ha dimenticato gli eroici otto bellonesi rimasti in quelle terre lontane. Ora gli attuale amministrato dovrebbero attivarsi per ottenere notizie dei nostri fratelli e conoscere il luogo che accoglie i loro resti e riportarli nel paese nativo per tumularli nel cimitero accanto ai familiari.