Testimone di un massacro.

Aveva 25 anni Luigi Mercurio quando nel 1940, arruolato nella Marina Militare Italiana, part? per destinazione ignota, come si diceva in tempo di guerra. Dopo giorni di navigazione raggiunse il porto di Bengasi, allora occupata dalle truppe italo tedesche. Oggi Luigi ha la veneranda et? di 79 anni e ricorda tutto ci? che accadde in quel triste periodo. ? La nave su cui viaggiai, racconta Luigi, era la Saturnia, una nave passeggeri trasformata in nave da guerra. Arrivammo a Bengasi la domenica mattina e, dopo la colazione, ci recammo sul ponte per assistere alla S. Messa celebrata dal cappellano. Al termine restammo sul ponte per discutere sullo svolgimento del conflitto. Il nostro colloquio fu interrotto dal suono delle sirene e da una voce che diceva:? Ai vostri posti di combattimento!? Dopo pochi minuti giunsero sulle nostre teste aerei inglesi che, dopo aver lanciato un notevole quantitativo di bombe, proseguirono il volo inseguiti dai nostri caccia e dai colpi dell?artiglieria. Due aerei inglesi, colpiti alla fusoliera, si inabissarono nelle acque del Mediterraneo e noi ,entusiasti, saltavamo dalla gioia. Erano trascorse circa quattro ore e, dalla radio di bordo, apprendemmo che una squadriglia di aerei inglesi, aveva bombardato ed affondato, nel porto di Taranto, tre corazzate italiane: La Duilio, la Cavour e la Littorio, insieme a altre navi da guerra all?attracco. Per l?Italia fu una grave perdita, continua Luigi nel suo racconto. In seguito si seppe che gli inglesi erano stati informati da una rete di spie. Nelle ore della sera il cappellano celebr? una S. Messa in Memoria dei nostri fratelli caduti e ringraziammo il Signore per averci salvato la vita. Infatti circolava voce che saremmo stati trasferiti a Taranto, ma dopo alcuni mesi si seppe che la nostra partenza era stata rinviata. Solo allora capimmo l?intreccio: dovevamo restare ancorati nel porto di Bengasi per rendere possibile l?improvviso attacco contro i tre incrociatori italiani. Un lavoro di spionaggio che aveva raggiunto lo scopo.? Conclude Luigi.

Condividi questo articolo qui:
Stampa questo post Stampa questo post
Postato in Senza categoria