Altra “Perla” nel curriculum della pittrice Annunziata Friozzi.

Raggiunge un altro importante traguardo la pittrice calena Annunziata Friozzi la quale, questa volta , mette a segno, un altro brillante risultato che andr? a ritirare a Brindisi nei prossimi giorni. Si apprende che la pittrice Friozzi, nativa di Pastorano, ha ricevuto la convocazione per il ritiro del premio ?Leonardo da Vinci 2004? un prestigioso riconoscimento a personalit? contemporanee istituito sotto l?alto patrocinio dell?Universit? degli Studi di Lecce, la Societ? Italiana Autori ed Editori di Roma, l?Assessorato al Turismo Beni Culturali Musei della Regione Puglia, promosso dall?Associazione Culturale ?Italia in Arte? di Brindisi. Detto premio, ha valenza di riconoscimento al suo lavoro artistico e professionale. Nel contempo si apprende anche che la stessa, sempre nella citt? di Brindisi, allestir? dietro richiesta dei promotori del Premio ?Leonardo Da Vinci? una mostra personale della durata di una settimana. E? opportuno anche dire che, sempre in questi giorni, la Friozzi, ha ricevuto presso il suo domicilio il volume de ?L?Elite 2005- Selezione Arte italiana? a cura di Salvatore Perdicaro e a breve molti altri volumi d?arte contemporanea , oggi in fase di pubblicazione, vedranno la presenza delle suo opere. Recentemente, inoltre si ? appreso che, l?artista calena ha avuto presso il suo laboratorio vari incontri con critici ed esperti d?arte oltre a noti giornalisti i quali hanno espresso lodevoli critiche in merito alla sua versatile e poliedrica produzione artistica. A tal proposito riportiamo la recensione del dottor prof. Ignazio Del Vecchio il quale, dopo una attenta valutazione delle opere ha scritto: ?La naturale propensione di Annunziata Friozzi a tendere la sua poliedrica personalit? verso forme e colori, ormai consolidati dalle numerose manifestazioni grafiche e pittoriche, rende la pittrice, e la sua personale onirica visione della realt? che la circonda, un?affermata ricercatrice delle ?emozioni dell?anima?, trasfigurate nel protendere le sue estreme sensibilit? artistiche nella variabilit? del tratto, che assume talora la morbidezza delle linee e appena dopo l?irruenza del gesto in una metamorfosi che incanta per l?intensit? del colore. Diventa, in tal modo, la cultrice di un?arte fantastica che si rivela nella versatilit? del segno e del colore, e che, attraverso la lettura dei meandri di un gusto raffinato e personale, riporta alla luce il simbulum della sua maturit? di madre, moglie e donna, presente in ogni visione e in ogni aspetto, anche il pi? latente, della sua intensa espressivit? visiva. E racconta, nei diversi livelli di lettura delle sue sequenze pittoriche, di alcune personali ispirazioni, che tendono ad una creativit? fonte di traversamenti artistici e culturali, che hanno il primato e l?intento di creare una connessione di pensieri in cui l?arte del segno ? il vero percorso della sua evoluzione espressiva, volta alla vita, al sogno, alla realt?.?

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