Ricordando i bei tempi
Per trascorrere il S. Natale ed il Nuovo Anno con i loro parenti, sono ritornati a Bellona alcuni cittadini residenti in Francia, Belgio, Svizzera ed Inghilterra dove si recarono in cerca di lavoro. Si sono tutti ritrovati con le famiglie in un noto ristorante e, tra una pietanza e l?altra, hanno risvegliato tanti ricordi assopiti dal tempo. Hanno ricordato i loro primi amori, gli incontri di calcio in un campo dove, alcuni giorni prima, era stato mietuto il grano e le sassaiole contro ?gli avversari? della vicina Vitulazio. Ma il ricordo che tutti serbano in cuore ? la storia di due cagnolini: Al? e Guaglione, due bastardini compagni fedeli dei loro padroni. Proprietario di Al? era Gabriele Aurilio, da tutti chiamato Zio Liluccio, al quale il cagnolino era legato da profondo affetto: sempre accanto al suo padrone tanto che egli si compiaceva di insegnargli il cos? detto ? piglia e porta?. Quando Al? riceveva un ordine, lo eseguiva senza esitare. ? Vai dal tabaccaio per comprare le sigarette ed il sale!? gli ordinava Zio Liluccio. E Al?, con al collo il canestrino contenente i soldi necessari, si recava dal tabaccaio. Guai a chi si avvicinava nel tentativo di togliergli il cestino! Al? ringhiava ed abbaiava furiosamente! Altro cane rimasto nei ricordi degli amici bellonesi ? ?Guaglione? il cui padrone era Giuseppe Parillo. Per metterlo alla prova, il padrone fingeva di aver perso il cappello: ?Guagli?, aggio perso ?o cappiello. Curre, va ?o piglia!?. E il cane, dopo avere ascoltato attentamente, percorreva di gran carriera Via Regina Elena, entrando in ogni portone fino a rintracciare il cappello e riportarlo al suo padrone che lo attendeva in piazza Rosselli per premiarlo con una carezza ed una caramella. Dolci ricordi che suscitano tanta tenerezza per il fedele ?amico dell?uomo?; un amico che, nel giorno in cui si svolse il funerale del grande musicista Franz Listz , segu? il feretro fino al cimitero e, spesso, lo vedevano accovacciato accanto alla tomba del suo amato padrone.