Commemorazione del Giorno della Memoria
Il 27 gennaio 1945 le truppe sovietiche entrarono nel campo di sterminio di Auschwitz dove i nazisti avevano sterminato milioni di ebrei. Terminava cos? il vergognoso genocidio che, ancora oggi, attraverso i filmati inorridisce il mondo. Quattro anni fa fu istituito il ?Giorno della memoria? da celebrare ogni 27 gennaio e, anche quest?anno, gli Amministratori bellonesi hanno voluto celebrare tale ricorrenza invitando gli alunni delle scuole elementari e medie nella sala consiliare del Comune per assistere ad un conferenza e visionare un film-documentario sulla vita di Anna Frank, la piccola ebrea che, all?et? di 15 anni, perse la vita insieme ad altri 35.000 ebrei nel campo di sterminio di Bergen Belsen. Alla conferenza hanno partecipato il Sindaco di Bellona Giancarlo Della Cioppa, l?Assessore Giuseppe Iorio, il Coordinatore Scolastico Luca Antropoli ed il giornalista Bruno della Cioppa. Dopo il saluto del Sindaco hanno preso la parola il prof. Luca Antropoli: ?Oggi siamo qui per onorare la memoria di coloro che hanno perso la vita tra sofferenze e torture indicibili nei campi di sterminio nazisti. Erano uomini, donne, vecchi, bambini ridotti, da uomini spietati, a larve umane solo perch? di origini diverse. L?uomo deve abituarsi a confrontarsi con culture diverse senza odiare, n? fare ricorso all?uso delle armi per imporre la sua volont?.? L?assessore Iorio: ? Ho visitato la casa di Anna Frank ed ho avvertito una indicibile commozione. La piccola Anna viveva in una casa priva di ogni comodit? e l?unico giocattolo era una vecchia bambola di stoffa. Non poteva giocare con le sue amiche perch? era una ebrea e, per questa sua strana colpa, fu internata con i suoi familiari in un campo di sterminio dove perse la vita. In un diario, unico suo amico, lasci? tutti i suoi ricordi tristi o lieti e le sofferenze patite nel campo di sterminio. Fate tesoro delle immagini che vedrete sulla vita di questa piccola vittima della crudelt? umana.? Bruno Della Cioppa: ? Invito tutti voi ad osservare un minuto di silenzio per onorare tante vittime innocenti. Quello che vi dir? nasce dalla mia esperienza vissuta durante la II Guerra Mondiale. Allora ero un bambino, poi da adulto ho seguito tutti gli eventi avvenuti durante quel triste periodo. L?odio razziale che un popolo trasform? in una macchina di morte ? ci? che deve mettere gli uomini in guardia. L?attuale Cancelliere tedesco Schroeder ha cos? espresso il suo rammarico per ci? che avvenne nei campi di sterminio: ? Provo vergogna per l?Olocausto. Dopo Auschwitz nessuno pu? dubitare che esista il male! Nel sessantesimo anniversario della liberazione del campo di sterminio di Auschwitz, provo vergogna dinanzi a voi superstiti. Non potrebbe esistere giustizia se dimenticassimo ci? che accadde a causa del terrore nazista.? Un bimbo macedone presente nella Sala Consiliare chiedeva: ? Perch? gli ebrei non si ribellavano?? e Bruno Della Cioppa cos? rispondeva: ? Gli ebrei erano diventati un popolo di rassegnati e subivano passivamente ogni tortura. Gli unici a ribellarsi furono quelli del ghetto di Varsavia che intrapresero una lotta tenendo testa alla macchina nazista ma, alla fine, anche essi furono sconfitti e subirono tristi conseguenze: fame, torture e morte. Per saperne di pi? vi invito a leggere questi interessanti volumi: ?Il Diario di Anna Frank?, ?Se questo ? un uomo? di Primo Levi e ?Sopravvissuta ad Auschwitz? di Emanuela Zuccal? che descrive le sofferenze di una piccola ebrea italiana, Liliana Segre, morta anche lei nel campo di sterminio di Bergen Belsen.? Nel pi? assoluto silenzio, iniziava la proiezione del documentario sulla vita di Anna Frank seguito con interesse da tutti i presenti. Auguriamoci che il mondo non dimentichi, poich?, se ci? avvenisse, sar? come uccidere ancora una volta quelle stesse persone che trovarono la morte ad opera di uomini folli. ?Colui che non ha memoria della storia ? destinato a riviverla? ? questa la scritta che si legge, oggi, entrando nel campo di sterminio di Auchwitz. Una scritta che ha sostituito quella che vi apposero i nazisti: ?Il lavoro rende liberi!? Negli ultimi due anni pi? di 30.000 ragazzi hanno visitato Auschwitz, o altri campi di sterminio; una esperienza che ha fatto loro capire come la follia possa trasformare gli uomini in belve.