CIVITELLA: QUALI SAREBBERO I REQUISITI PER ESSERE CITT? SLOW?

Caricato dalle spontanee attestazioni di stima di quanti lo considerano il vero difensore civico, in seguito all?ennesimo black out idrico, il presidente del comitato civico Stefano Civitella torna con inusitata grinta sulla questione del buon vivere cittadino per domandare al presidente nazionale dell?associazione ?Cittaslow? a che titolo Caiazzo ? entrata a far parte del circuito internazionale e sulla base di quali requisiti cittadini il vicesindaco Tommaso Sgueglia ne ? stato nominato vice presidente. ?Sono costretto a prendermela anche con l?addetto stampa del Comune, che per mesi ha finto di ignorare una copiosa perdita idrica proprio davanti alla sua abitazione e conosce fin troppo bene le gravi situazioni di precariet? cittadina che per tanti anni ha denunziato, prima di passare al servizio del sindaco?. Esordisce cos? Civitella ?in seguito all?ennesimo black out idrico e alla conseguente erogazione di acqua mista a terriccio, incoscientemente spacciata per potabile. Il presidente nazionale delle citt? slow deve spiegarci se per buon vivere intende acqua inquinata, erogata a singhiozzo e con tubi esterni; selve di antenne e tumori in allarmante crescendo; servizi da quarto mondo; marciapiedi impercorribili o inesistenti; strade intransitabili; traffico impazzito anche nel centro storico, ?palettizzato? ma ugualmente invaso da auto, in costante sosta vietata ed in transito 24 ore su 24; pedoni che rischiano continuamente di essere investiti; generi alimentari esposti ai gas di scarico, in barba ad un piano traffico varato da anni; sporcizia ovunque; lamiere utili solo per dividere in due il centro e favorire, in mancanza di gabinetti, minzioni e defecazioni su pubblica strada; luridi e fetidi cassonetti traboccanti di monnezza, in particolare la domenica; scuole in condizioni tanto disastrate da costringere sindaco ed assessore a diffidare e minacciare di benservito tecnici e preposti comunali; semafori che, in attesa di diventare intelligenti al punto da risolvere i problemi per cui il Comune ha speso circa cento milioni, ne hanno creati altri, ma sono utili per indicare la frazione cara al sindaco anzich? Comuni e Province limitrofe. La gente si domanda se ? sulla base di tali requisiti che Caiazzo ? stata ammessa nel circuito del presunto buon vivere ed il suo vice sindaco ne ? stato nominato addirittura vicepresidente nazionale: vuol dire che tutti le altre citt? del buon vivere stanno conciate peggio? Prima dell?ammissione ? stata fatta una verifica dei requisiti o qualcuno ha falsamente dichiarato il possesso ed eventualmente perch?, cio? in cambio di che? Vista la prosopopea dei preposti caiatini, ci risponda cortesemente il presidente nazionale, certo in buona fede, in attesa che gliene chieda conto anche il Gabibbo?.

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