Il ruolo di citt? dell?olio nella valorizzazione dell?olio Dop
Apprezzato intervento del coordinatore provinciale Tommaso Sgueglia al convegno di S.Leucio. Dopo la degustazione alla reggia, dove tutti hanno apprezzato l?olio d?oliva delle colline caiatine.
Consensi unanimi per l?olio delle colline caiatine alla serata di gala organizzata alla Reggia di Caserta dalla Camera di Commercio, che ha proposto a centinaia di degustatori cinque diversi men? a base di oli delle zone in attesa di ottenere il riconoscimento DOP, marchio che tutela i prodotti alimentari a denominazione di origine protetta. I buongustai, infatti, hanno dimostrato particolare apprezzamento per il men? approntato dallo chef Rosanna Marziale del ristorante ?Le Colonne? di Caserta che ha proposto lumaconi al grano cotto e triglie aromatizzate all?olio extravergine caiazzano, tutto esaurito nel giro di pochi minuti. Soddisfazione si registra anche fra gli addetti ai lavori per il convegno di ieri al Belvedere, nel corso del quale ? stata confermata l?imminente attribuzione del DOP per le tre corporazioni casertane che ne hanno fatto richiesta: Terre Aurunche, Colline Caiatine e Terre del Matese. Particolarmente apprezzato l?intervento di Tommaso Sgueglia, referente interprovinciale dell?associazione Citt? dell?Olio che ha dichiarato: ?L?associazione ? nata per tutelare, promuovere e valorizzare l?olivo, per diffondere la cultura e la tradizione dell?olio italiano nel mondo. Costituita il 17 dicembre 1994 a Larino (CB), raccoglie oltre 300 fra Comuni, Province, Camere di Commercio e Comunit? Montane di tutta Italia ed ha, negli anni, consolidato i ruoli di tutela, promozione e valorizzazione dell?ambiente e della coltura dell’olivo, della qualit?, dell’immagine e del piacere dell’olio. Da sempre al fianco di chi produce questo prezioso nettare l?associazione ha dato vita a molteplici iniziative basate sulla cultura ed il valore dell?olio e che mirano allo sviluppo dei territori. Spesso il consumatore ricorda il prodotto ma ha difficolt? a capire il territorio d?origine e a dare un valore a questo territorio. L’obiettivo ? perci? di creare sistemi per la valorizzazione dell?olio che tengano conto delle diversit? territoriali facendo del sodalizio uno strumento di marketing territoriale. Produzione olearia e turismo: un connubio possibile che funziona in diverse realt? d’Italia. Attraverso l?olio d?oliva, lo sviluppo di un territorio. ? questo lo slogan di chi, produttore o consumatore, ha compreso l?importanza che rappresenta la Denominazione di Origine Protetta. La DOP rappresenta un momento di crescita qualitativa del prodotto, indispensabile per arrivare a una commercializzazione economicamente soddisfacente dell?olio prodotto nelle nostre terre. La nostra provincia, con i suoi 8.250 ettari, si colloca al terzo posto in Campania, dopo Salerno e Benevento; le aziende produttrici sono circa tredicimila pari al 13% del totale regionale. Gran parte di questa olivicoltura ? collocata in aree collinari pedomontane, caratterizzata da variet? autoctone di pregio. Nel casertano la riscoperta dell?olio ? consolidata grazie ai tre comitati promotori per l?ottenimento della Dop, presieduti da Franco Cassetta (Terre Aurunche), Franco Girardi (Terre del Matese) e Tommaso Mastroianni (Colline Caitine). Nasce dall?associazione il progetto ?Turismo dell’Olio? destinato a diventare la chiave per far affacciare sul mercato una serie di territori fino ad oggi marginali rispetto ai flussi turistici pi? consolidati, in un’ottica di sviluppo e di promozione delle aree a tradizione olivicola. Il progetto ?Turismo dell?olio? non si esaurir? nell?elaborazione di pacchetti turistici ma avr? il compito di educare all’accoglienza tutti gli operatori economici che possono essere coinvolti nel piano di sviluppo: alberghi, ristoranti, produttori, commercianti. L?importanza della DOP, per individuare il singolo prodotto e collocarlo nel giusto territorio. Questa meravigliosa intuizione, per una politica di qualit?, nasce nei primi anni Novanta con i Regolamenti comunitari 2081/92 sulle Dop (Denominazioni di origine protetta) e Igp (Indicazioni geografiche protette) e 2092/91 sull’agricoltura biologica. Il Dop ? attribuito a prodotti agricoli e alimentari le cui caratteristiche siano dovute essenzialmente all?ambiente geografico comprensivo dei fattori naturali e umani e la cui produzione, trasformazione e elaborazione avvenga nel luogo di origine. Occorre quindi che tutte le fasi siano realizzate in un?area geografica delimitata. Le tante manifestazioni che l?associazione propone ogni anno: Pane e Olio in Frantoi, Expo dei Sapori, Salone dell’Olio e Andar per Frantoi e Mercatini, testimoniano l?impegno costante dell?associazione nell’avvicinare consumatori e produttori. Grazie ad esse la cultura dell?Olio ? entrata a pieno titolo nelle scuole tant?? che gli studenti, anche i pi? piccoli, assistono ogni anno alla raccolta e alla molitura delle olive ed hanno imparato, attraverso corsi di degustazione, ad apprezzarne odore, colore e sapore. La cultura dell?Olio fa ormai parte integrante degli appuntamenti cultuarli e turistici di ogni citt? associata che intende cos? promuovere la valorizzazione del territorio di origine. I Musei dell’Olio sorti un po? ovunque testimoniano l?attaccamento dell’uomo alle proprie origini affinch? venga tramandato tutto sull?olivo nella storia, nella botanica e nell?agronomia. Dop per tutelare tutto il patrimonio culturale italiano e promuovere i luoghi pi? belli d?Italia. ? questo l?intento di chi da anni lavora a servizio dei produttori e si fa garante di un patto tra chi produce e chi consuma, per dare fiducia davanti agli allarmi provenienti dal mondo alimentare: ogm, vino transgenico, bse e, da ultimo, latte adulterato. L?associazione si ? molto prodigata per una corretta informazione ed educazione del consumatore in modo che sia soggetto consapevole dei propri acquisti. ? questo lo scopo dell?associazione che attraverso iniziative mirate e con l’ausilio di una giusta politica di marketing continuer? a produrre idee per la valorizzazione dell’olivicoltura e la diffusione nel mondo della cultura dell?olio?.