Finti funzionari dell’Enel truffano 2.000 euro
La scena ? quella di sempre. La fotocopia di tantissimi altri episodi che spesso ci illudiamo che non si verificano pi?. Ma nonostante le raccomandazioni e nonostante la determinazione di ognuno di noi perch? certe cose non avvengano, le truffe ci sono e si caratterizzano sempre allo stesso modo. E? successo qualche giorno fa a Camigliano. Vittima una anziana donna che ci limitiamo, per ragioni di riservatezza, a chiamare Giuseppina. La signora Giuseppina era sola in casa a gustarsi la milionesima puntata di una telenovela. Il marito era in campagna, a qualche centinaia di metri e, gi? questo fa pensare. E? capitato per caso che il fatto sia accaduto quando l?uomo, anziano pure lui, era uscito di casa oppure si pu? pensare a una soffiata, magari di un basista? E? successo per caso che i truffatori abbiano chiesto una somma elevata o potevano gi? sapere che Giuseppina amava tenere in casa un bel gruzzolo? Non sapremo mai, purtroppo, dare una risposta alle angoscianti domande. Ma andiamo con ordine. Era controra, come abbiamo detto, e la donna riposava davanti alla televisione. Suona il campanello e lei, che non ha il citofono, va verso il portone per accogliere l?ospite. Questi, ben vestito, dice di essere un funzionario dell?Enel e che ha l?incarico di riferire di un debito pregresso per consumi non pagati e di procedere al distacco del contatore se non avesse ricevuto la bella somma di duemila euro. Giuseppina rimane allibita dall?enormit? della richiesta e cerca di spiegare. Ci deve essere un errore, dice all?uomo, ho sempre pagato e posso mostrarvi le ricevute. Ma il finto funzionario, evidentemente pronto a una simile reazione, convince la donna che si tratta di consumi non riportati in bolletta. La donna si convince quasi ma vorrebbe chiamare il marito. Le sarebbe bastato fare il nome ad alta voce e questi l?avrebbe ascoltata. L?altro, allora, fingendosi spazientito dalla inutile perdita di tempo, dice, deciso, che non pu? attendere oltre e che ? oramai necessario procedere al distacco della corrente. Giuseppina, terrorizzata, lo ferma e si reca al suo nascondiglio segreto per ritornare col gustoso malloppo che consegna nelle mani del truffatore il quale si congratula con la sua vittima per essere stata intelligente nel capire la situazione grave che le capitava e per averla risolta con intuito. Riferisce che tutto ? sistemato e, con i modi gentili di quando era arrivato, porge la mano alla donna e si allontana insieme al ?collega? che lo attende fuori vicino alla macchina. Una volta preso il volo i duemila euro Giuseppina ritorna davanti al televisore ma la puntata della telenovela ? finita. Proprio una giornataccia, pensa, senza ancora realizzare ci? che effettivamente le ? successo. Al ritorno del marito, infatti, si rende conto di tutto e vorrebbe strangolare con le sue mani quel farabutto. Ma si rende conto anche che non ? possibile rimediare. E? stata truffata come un pollastrello di primo pelo e null?altro c?? da fare se non adempiere al dovere civico di denunciare l?accaduto ai Carabinieri. Una storia davvero brutta che ci induce a non calare mai la guardia verso tipacci del genere. Che ci induce a consigliare ancora una volta di non dare mai soldi a persone estranee per nessun motivo perch? non esiste che un ente, qualunque sia, possa mandare suoi funzionari ad esigere somme a casa della gente. Perci?, attenzione a costoro ma attenzione anche a non tenere in casa somme importanti.