Si credeva a un nuovo furto nella chiesa
Qualcuno aveva notato movimenti sospetti nel retro della chiesa di San Simeone Profeta. C?era un giovane che non ci sarebbe dovuto essere. Solo, guardingo e con fare sospetto aveva attirato l?attenzione di un passante zelante che subito allert? i carabinieri di Pignataro Maggiore. Il comandante Di Siena e il brigadiere Simonetti stazionavano davanti alla chiesa col giovane vistosamente imbarazzato. Il posto dove era stato sorpreso faceva pensare alla ennesima ruberia visto che proprio da l? sono penetrati, in passato, altri delinquenti intrufolandosi dalla cupola dove ? alloggiata la statua del Patrono e razziando tutto ci? che gli capitava a portata di mano. I militari hanno immediatamente contattato il parroco titolare, don Antonio Nacca, e il sacrestano, Nicola De Rosa, per farsi consentire l?accesso all?interno onde constatare, coi diretti interessati, se fatti criminosi erano stati compiuti e, eventualmente, la gravit? degli stessi. Fortunatamente il sopralluogo ? risultato negativo. Non si rilevavano tracce di effrazione ai finestrini della cupola n? risultava mancare nulla all?interno. Per questa volta, dunque, ? andata bene. Ma doveva andare cos? oppure ? stato l?intervento veloce dei carabinieri a sventare un altro furto? Non lo sapremo mai, di certo sappiamo che nessuno ha profanato i luoghi tanto cari alla comunit? camiglianese e che possiamo sempre fondare fiducia e sicurezza sull?attenta stazione dei carabinieri di Pignataro a cui si rimette il messaggio di riconoscenza affidatoci dalla gente di Camigliano. A proposito, l?avventuriero, di cui non conosciamo il nome ma sappiamo essere dell?agro aversano, sembra che si sia trovato nel retro della chiesa dove avrebbe individuato il posto pi? consono per degustarsi uno spinello o qualcosa di pi?. Questo ?, almeno, ci? che egli stesso avrebbe ammesso.