Elezioni. La saga dei delusi.
Troppi candidati si erano illusi di poter essere eletti ed ora pagano lo scotto di una sciocca ambizione.
Eugenio Ferrara, Maria Grazia Fiore, Ferdinando Giordano, Antonietta de Marco, Nicola Fasulo: cinque candidati -caiatini gli uomini; di Alvignano le donne- complessivamente hanno racimolato circa seicentocinquantavoti: una vera miseria. Il primo dimenticato addirittura dalla stampa o, peggio, da certa stampa,non ? dato sapere se faziosa o semplicemente male informata. Male ? finita anche per il sindaco di Ruviano Giovanni Cusano, che non ha raggiunto ottocento suffragi, e Stefano Sgueglia, imprenditore di Castel Campagnano che, pure avendoli superati, dovr? accontentarsi del sogno vissuto durante il mese di campagna elettorale, quando ciascun candidato aveva il legittimo diritto d?immaginarsi eletto e magari di avere gi? un piede al palazzo. Che i primi cinque non avessero alcuna speranza di essere eletti agli osservatori esterni sembrava chiaro sin da quando sono stati sparati i rispettivi nomi, mentre Cusano e Sgueglia hanno pagato lo scotto delle segreterie politiche inesistenti o tali solo sulla carta, ovvero dei rispettivi referenti, invisi al popolo. Non a caso Stefano Sgueglia a Caiazzo ha raccolto poco meno di quanto ottenne l?ex sindaco Sorbo allorch?, da primo cittadino, si ciment? per l?ultima volta in una competizione elettorale risicando i duecento consensi, mentre un ex operatore ecologico del suo stesso Comune rasent? gli ottocento. Si sar? domandato Sgueglia dov?era la sede dei Diesse a Caiazzo o Cusano quella di Alleanza Nazionale? Due partiti -e rispettivi referenti- lungamente assenti sul territorio, cosa potevano dare di pi?? Come in campagna, anche in politica quel che si semina si raccoglie!