Festa di San Michele col punto interrogativo
Quest?anno la festa alla grotta di San Michele potrebbe essere in forse. L?augurio di tutti ? che il forse scompaia e che la l?otto maggio sia come l?anno scorso, che ci sia Simeone Lagnese e i giovani di Juvenilia a eseguirne le direttive cos? come, con enorme successo, ? stato l?anno scorso. L?augurio non ha, in questo caso, significato sacro. San Michele ? l? nella sua splendida grotta e nessuno impedisce di recarcisi per pregare o per fare la consueta scampagnata. Il paese intero attende che giungano notizie positive sullo stato di salute proprio di Simeone che in questo periodo non se la sta passando bene. E? ricoverato in ospedale e le sue condizioni sembra che lascino adito a qualche apprensione. Non ? cosa grave, sussurrano gli amici di Simeone. Noi crediamo a questo e ne siamo contenti. Il popolo dei fedeli di San Michele crede e spera nel ritorno imminente a Camigliano di colui che ha dedicato tutta la sua vita alla millenaria grotta dove, tra stalattiti e stalagmiti si ergeva, anticamente, un tempio pagano e da alcuni secoli divenuta sede di culto di San Michele. In quell?affascinante posto dove cunicoli sotterranei e leggende tramandate per millenni ne hanno caratterizzato aspetti di surreale significato, Simeone Lagnese ha trascorso, forse, pi? tempo che a casa sua. Ci ha lavorato come uno schiavo, ci ha speso soldi in continuazione, ci ha profuso ogni energia perch? riteneva quella grotta come una sua creatura adottiva. E come un padre si comportava quand?era l?. Sempre pronto a badare che tutto fosse in ordine , ad accogliere i visitatori e a dare notizie e consigli su come godersi quello splendore senza correre inutili rischi per la tentazione di infilarsi in quei cunicoli nelle viscere della montagna dei quali mai si ? riusciti a capire dove possano condurre e quali particolari capricci della natura rappresentino. Forza Simeone, hai fatto tanto per San Michele, adesso, se serve, sarai ricambiato.