Gara di bocce all?Ariete
Lo splendido bocciodromo, che dopo tante incomprensibili vicissitudini capitate nella passata amministrazione, ritorna alla grande da protagonista nello sport che a Camigliano rappresenta da diversi decenni il fiore all?occhiello della federazione casertana Unione Bocciofila Italiana. Inizia il ventisei prossimo, per terminare tre giorni dopo, la kermesse camiglianese dove la faranno da padroni, e non solo di casa, i campioni locali che, tra veterani e nuove leve, sono oramai abituati a suonarle senza piet? a chiunque e ovunque. Domenico Santoro, il presidente, e Vincenzo Rocco, il direttore tecnico, sono persone di grandissima esperienza oltre che giocatori essi stessi e detentori di diversi titoli e trofei. Sono, costoro, insieme al professor Elio D?onofrio, la guida e il riferimento di quello che ha rappresentato l?orgoglio del paesino e che si prefigge di accrescerne la sostanza. Tanti ragazzi, finanche bambini, crescono, agonisticamente, a vista d?occhio sotto gli insegnamenti di questi marpioni delle bocce ben promettono di sfavillare in un futuro molto prossimo. Si diletteranno, dunque, i bocciofili camiglianesi e quelli che verranno da fuori. Si diletteranno per il bel gioco che ne verr? fuori e per l?ospitalit? che riceveranno. Troveranno un impianto davvero realizzato a regola d?arte, ma non per merito di chi ne intraprese i lavori, e troveranno atleti e tifoseria che nel segno dell?amicizia festeggeranno l?evento. La gara ? intitolata, come ? sempre stato, al Patrono di Camigliano, San Simeone Profeta e si avvarr? della direzione tecnica federale di Vincenzo Farina, conosciuto anche oltre i confini nazionali per avere dedicato l?intera vita a questo sport che sembra irrompere, in tempi prossimi, addirittura negli scenari olimpici dove, chiss?, potremmo anche avere la fortuna di vederci un camiglianese. In fin dei conti nessuno, o quasi, ha tre?bocce e i nostri giovani non sono da meno a nessuno.