Disavventura di una donna che versa in gravi condizioni psicologiche.
Una trentacinquenne, Annarita M., a causa delle difficolt? sociali originatesi dal fallimento del matrimonio, si ? vista costretta a chiedere aiuto ad amici e conoscenti poich? versava in gravi condizioni psicologiche. Ma il suo richiamo di dolore non ha trovato comprensione n? tra gli amici, n? tra i parenti, n? tra i compaesani. Presa dalla disperazione pi? profonda, ha creduto opportuno rivolgersi ad una associazione di cui le avevano fornito indirizzo e recapito telefonico. Si ? messa, perci?, in contatto con la Dea Sport Onlus di Bellona, un sodalizio socio umanitario, dove ha trovato un gruppo di volontari pronti ad intervenire per cercare una possibile soluzione. I volontari si sono recati a casa della signora nella speranza di restituirle una possibile convivenza con il proprio compagno, ma tutto ? risultato impossibile. Verso sera, con un’altra telefonata, la sventurata informava la Dea Sport di trovarsi nella impossibilit? di avere un tetto per potersi riparare durante l?imminente notte. Scattava subito tra i volontari quel nobile spirito di iniziativa che li ha sempre distinti. Raggiungevano la casa della signora, la prelevavano, e con la loro auto la conducevano presso una famiglia amica disposta ad ospitarla. La direzione della Dea Sport di Bellona, dopo tante telefonate, riusciva a trovare una momentanea soluzione al problema. Momentanea perch? non sar? la soluzione definitiva fin quando non si avr? la certezza che detta signora possa riavere una sua identit? e la serenit? perduta. Una donna tanto provata dalle disavventure e dalle delusioni di una vita travagliata e ricca di indicibili amarezze.