Gigino Don Perignon si ? esibito nella frazione “Falchi”
Gigino Don Perignon, al secolo Rosario Toscano, si ? esibito luned? sera nella frazione ?Falchi? di Camigliano in occasione della festa patronale rionale. Lo avevamo annunciato e cos? ? andata. Un successo senza precedenti. Una personalit?, quella dell?artista, e una intuizione che al giorno d?oggi ? difficile, se non impossibile, paragonare. Le parodie di Don Perignon erano tutte incentrate sul modo di essere e di relazionarsi del napoletano poco istruito ma coraggioso, intelligente e forte dentro. La veracit?, dunque, quella che accomuna tanti meridionali impossibilitati a conseguire grossi traguardi culturali ma dotati di spirito di iniziativa e, perci?, di intuizione e intelligenza fin troppo spesso superiore a tanti dottori figli di pap? o della ricchezza. Gag di eccellente fattura hanno mandato in estasi una platea i cui applausi hanno sovente costretto l?artista a interrompersi ma che egli stesso ammetteva, senza falsa modestia, di gradire molto. Chi con le lacrime agli occhi, chi con la pancia in mano, chi con le mani alzate, tutti hanno colto l?umorismo e l?ironia di Rosario Toscano mettendo da parte i colossali problemi della societ? camiglianese per lasciar posto ad un momento di autentico, forse irripetibile, gaudio. Noi lo avevamo detto che alla frazione ?Falchi? le cose le fanno bene. Loro, gli organizzatori, non ci hanno smentiti. D?altra parte sono anni che nel loro piccolo, ? proprio il caso di dirlo riferendoci ovviamente alle dimensioni territoriali e demografiche, sono riusciti sempre a superare in qualit? quello che pi? in grande viene fatto per la festa patronale del paese l? dove decine e decine di migliaia di euro vengono spesi senza mai raggiungere, almeno da una decina di anni a questa parte, un sufficiente livello capace di intrattenere, parlando di concertino, pi? di qualche decina di persone. Sentiamo l?obbligo, a questo punto, di riportare il saluto e il ringraziamento della gente ai principali fautori della festa dei Falchi, cio? a Salvatore Rocco e Gennaro Palumbo.