Omicidio suicidio a Vitulazio: Fiorenza aveva gi? minacciato i condomini: ?Un giorno faro una strage?
(dal il Giornale di Caserta, Stella Vigliotti)
Giorgio “o comunista” e la moglie erano di Pignataro. Lui lavorava come custode al Museo Campano.
Duplice omicidio con suicidio dell’assassino, un fatto di sangue che ha sconvolto un’intera comunit?. Gli abitanti di Vitulazio, i residenti di via Iardino, gli inquilini dell’Iacp non riescono a spiegarsi come sia potuto succedere. E pensare che, dalle testimonianze raccolte dai carabinieri, Raffaele Fiorenza aveva pi? volte minacciato le vittime di morte durante le continue liti che caratterizzavano da anni la quotidianit? delle IACP. Futili i motivi degli scontri tra le vittime ed il carnefice, che non rendevano certamente tranquilla la convivenza nello stesso stabile. Il volume dello stereo e della tv sono uno solo dei tanti motivi che portava spesso il Fiorenza a confrontarsi verbalmente con Giorgio Formicola e la moglie Rosa La Torre ed a minacciarli di morte. L’assassino ? nato il 27 agosto del 1943 a Torre Annunziata, ma da anni oramai viveva a Vitulazio. Le due vittime invece erano Giorgio Formicola, nato a Pignataro Maggiore il12 giugno del 1953 e la moglie Rosa La Torre, anche lei di Pignataro nata il 10 dicembre del 1960. La coppia si era trasferita a Vitulazio allorquando beneficiarono dell’assegnazione di un alloggio Iacp nel 1985. Non ? stata risparmiata la sofferenza alla famiglia Formicola, la quale ha dovuto affrontare la grave perdita del primogenito Luigi, morto tre anni fa per overdose a Secondigliano all’et? di 24 anni. 11 padre Giorgio, si era molto prodigato per assicurare al figlio un futuro stabile, infatti gli aveva anche aperto un negozio di detersivi e prodotti per la casa a Pignataro Maggiore, negli stessi locali dove il nonno Luigi ?o comunista? gestiva un’osteria in via Papa Giovanni XXIII. Ma l’attivit? commerciale poco dopo chiuse ed il giovane perse la vita, prima ancora di concludere gli studi universitari intrapresi. Sono tre i figli che ora piangeranno la morte violenta dei propri genitori: Mariano, 26 anni, che studia per diventare agente di polizia, Daniele di 21 anni e Antonia di 13 anni, che per loro fortuna non erano in casa quando si ? scatenata la furia omicida del Fiorenza. La famiglia Formicola era molto conosciuta a Pignataro Maggiore, infatti lo stesso Giorgio, era conosciuto come `o comunista’, per la sua militanza nel Pci prima e in Rifondazione Comunista poi, una passione ereditata dal padre Luigi, che in paese si era fatto conoscere per l’assistenza che prestava alle persone bisognose. Infatti questi svolgeva una specie di servizio sociale che gli permetteva di aiutare chi ne aveva bisogno a presentare le domande presso gli enti locali per beneficiare delle agevolazioni economiche che la rete assistentistica offriva. Ora il dolce ricordo dei componenti della famiglia Fonnicola ? maggiormente vivo nei pignataresi, sconvolti per la loro tragica fine.