Edilizia, nuove norme. Il sindaco convoca i tecnici per domani.
Con l?entrata in vigore della nuova legge regionale, zone decadute in attesa del piano comunale.
Saranno necessari meticolosi controlli per evitare speculazioni dei cementificatori di professione.
Si prospetta particolarmente interessante l?incontro prontamente convocato dal sindaco Stefano Giaquinto, d?intesa con la segretaria comunale nonch? responsabile del comparto urbanistico Carmela Zanni, per illustrare e discutere con i tecnici circa le innovazioni imposte dalla legge regionale 16, varata il 22 dicembre 2004 e resa esecutiva in seguito all?emanazione di circolare esplicativa e conseguente delibera 915, approvata un mese fa (il 21 aprile) dalla giunta regionale che ha disposto la decadenza di programmi di fabbricazione in tutti i Comuni sprovvisti di piano regolatore generale. Scompaiono per conseguenza anche in Caiazzo le cosiddette zone omogenee in cui ultimamente si era registrata una forte richiesta di licenze edilizie o permessi per costruire insediamenti produttivi che ora non saranno pi? realizzabili. Si potr? per? costruire, secondo la nuova legge regionale, in tutte le zone extraurbane, finora definite agricole, secondo l?indice del 3 per mille (0,00) elevato al 7 per mille (0,007) per gli annessi, mentre nel centro urbano saranno autorizzati soltanto interventi di ristrutturazione. ? immaginabile che tale situazione cambier? in seguito all?approvazione del piano regolatore, ora denominato piano urbanistico comunale, ma i tempi potrebbero allungarsi notevolmente anche in seguito al cambio di guardia provinciale, per cui va riconosciuto al sindaco il merito di aver tempestivamente allertato i preposti, cio? i tecnici. Toccher? a loro, infatti, salvaguardare l?incolumit? delle campagne caiatine particolarmente in questa fase transitoria, quando tutti potrebbero essere indotti ad approfittarne per costruire altre cattedrali nel deserto. Ma saranno necessari anche meticolosi controlli, se necessario repressivi, dei preposti ed in particolare della polizia municipale, anche per tacitare le voci di speculazioni e favoritismi che gi? sarebbero in atto, ovvero potrebbero perpetrarsi proprio nella fase transitoria.