Isola ecologica. L?amministrazione prepara l?inaugurazione
Ma i residenti si preoccupano del traffico pesante in via Caduti, invocano la delimitazione con alberi dei sito di stoccaggio di rifiuti ingombranti, e soprattutto l?impiego di mano d?opera locale.
Per l?inaugurazione, sabato 28, prevista anche la presenza di Paolo Solla, presidente provinciale di Fare Verde, nonch? dell?emittente televisiva ?Media TV?, sempre attenta alla cronaca locale.
Si registra notevole apprensione nel comprensorio caiatino per l?avvicinarsi della fatidica data di inaugurazione dell?isola ecologica, realizzata, su iniziativa della precedente amministrazione, in via Caduti sul Lavoro. L?amministrazione comunale presieduta dal sindaco Stefano Giaquinto ce la sta mettendo tutta per sensibilizzare la cittadinanza ed in particolare i giovani sull?opportunit? di conferire rifiuti domestici ingombranti alla struttura, la cui inaugurazione ? programmata per le ore 10,30 del prossimo sabato, 28 maggio, alla presenza di numerose autorit? locali nonch? dei vertici del Consorzio Rifiuti Caserta 3 ed in particolare del presidente Francesco Cundari, che ha sempre nutrito una grande stima per il sindaco di Caiazzo. ? prevista anche la presenza di Paolo Solla, presidente dell?associazione ambientalistica ?Fare Verde? che, in controtendenza rispetto ad altri sodalizi e semplici cittadini, ha sollecitato ripetutamente l?apertura dell?isola ecologica al fine di eliminare lo sconcio caratteristico delle nostre terre, in cui, purtroppo, ? prassi consolidata sversare abusivamente di tutto e di pi?. Attesi anche vari rappresentanti di organi d?informazione giornalistica e radiotelevisiva ed in particolare dell?emittente sannita ?Media TV?, che ha sempre dimostrato molta attenzione per la cronaca locale. Ma non sarebbe corretto ignorare la polemica sollevata da alcuni residenti, preoccupati per i danni che il traffico pesante provocherebbe in via Caduti sul Lavoro; per la mancanza di alberi d?alto fusto (ma anche di arbusti) intorno all?isola, che pure sarebbero stati previsti dal progetto originario, illustrato anni addietro alla cittadinanza, al fine di occultarne il contenuto, e soprattutto dalle voci mai smentite da nessuno circa l?impiego di manodopera forestiera per risolvere i gravi problemi di soprannumero che si sarebbe trovato il consorzio in seguito all?assunzione, a quanto si vocifera quasi imposta da Napoli, di centinaia di disoccupati che ora nessuno sarebbe in grado di pagare e altrimenti dovrebbero essere licenziati.