Medici del Cardarelli: difficilmente metteremo pi? piede in citt?, dopo l?infausta esperienza di domenica scorsa.
Anziani appiedati al solleone e costretti a raggiungere il ristorante con mezzi di fortuna grazie alla disponibilit? di alcuni giovani, della Pro Loco e della Consulta. Saltati assaggi, visita al museo ed al frantoio.
Davvero sconcertante il messaggio inviato ad alcune redazioni giornalistiche a nome di alcuni soci dell?AMED, associazione napoletana di medici a riposo dell?ospedale Cardarelli, a quanto ? dato intendere sconcertati per il trattamento, assolutamente inospitale, ricevuto domenica scorsa a Caiazzo. Dove, grazie alle molteplici cariche ricoperte dal vice sindaco Tommaso Sgueglia, che oltre ad essere assessore alla promozione culturale e turistica ? presidente vicario nazionale della rete internazionale delle ?Citt? del buon vivere? nonch? coordinatore regionale dell?associazione nazionale ?Citt? dell?Olio?, sono giunti oltre cinquanta turisti, accolti in maniera estremamente ospitate e cortese al palazzo Mazziotti oltre che dall? autorevole collega Tommaso Sgueglia, dal presidente della Pro Loco Giovanni Marcuccio e dallo stesso sindaco. Impeccabile come sempre nel fare gli onori di casa, dopo un gradito scambio di doni, il primo cittadino ha invitato gli ospiti a tornare in occasioni delle molteplici iniziative rimarchevoli organizzate in citt? ed in particolare per la Fiera della Maddalena. Sulla base dell?eccellente ospitalit? ricevuta dai preposti comunali e della Pro Loco, la risposta degli ospiti ? stata pi? che rassicurante, ma qualcosa ? andato storto dopo. Preoccupandosi di distinguere in positivo le guide turistiche della Pro Loco Carla de Rosa e Chiara Pepe, oltre che l?impeccabile presidente Marcuccio, nella prima parte della missiva, di seguito il portavoce di un nutrito gruppo di ospiti rettifica il tiro precisando che non metteranno pi? piede a Caiaco in seguito alle varie disavventure lamentate. A partire dalla visita al Museo ?Kere?, che pare sia saltata perch? fosse chiuso, a giudicare dalle erbacce cresciute, da diversi mesi. Qualcuno degli ospiti aveva presagito il peggio nello scendere dall?autobus proprio davanti alle lamiere e successivamente quando, anzich? prodotti tipici locali da assaggiare, hanno trovato un altro medico affaccendato ad intascare i proventi dei prodotti che si preoccupava di vendere offrendo in cambio di qualche pezzetto di pane appena inzuppato d?olio. Ma la stoccata finale per l?adrenalina degli ospiti si ? avuta quando avrebbero dovuto trasferirsi al ristorante per il pranzo. Accompagnati al largo Fossi, gli ospiti sarebbero stati abbandonati al solleone, fra la monnezza, senza un riparo n? un posto dove sedersi e la situazione poteva degenerare quando i pi? anziani e deboli hanno cominciato a sentirsi male, rischiando la disidratazione, se non fosse intervenuto, con encomiabile senso di responsabilit?, il presidente della Consulta giovanile Gino Accurso che non ci ha pensato due volte ad improvvisarsi traghettatore, accompagnando con la sua macchina quattro ospiti alla volta presso il ristorante, dove peraltro erano attesi da tempo per il pranzo. Ci? perch?, a quanto riferito, l?autobus sarebbe stato impegnato solo per il viaggio di andata. Solo in serata, grazie all?impegno del titolare della struttura ristorativa sarebbe stato reperito un altro autobus con il quale gli ospiti hanno potuto fare l?agognato rientro a Napoli, Ripromettendosi, a quanto riferito, di non mettere pi? piede in Caiazzo. Ma ci saranno i responsabili dei disservizi?