Incredulit? tra i soci dell?Associazione Dea Sport

Una incredibile proposta da parte del ministro Tremonti ha sconvolto le ore di spensieratezza dei soci dell?Associazione Dea Sport di Bellona e il Direttivo ha creduto opportuno indire una riunione per discutere il caso. Per il rilancio del turismo nel nostro Sud, il su citato Ministro ha affermato di avere la soluzione: ?Vendere gli ottomila chilometri di spiaggia ed il turismo, nel Meridione, subir? un notevole incremento?. Tale proposta ha fatto ?rizzare i capelli? a buona parte dei soci mentre altri, completamente calvi, mordevano le dita dalla rabbia. Altri ancora, presi dal nervosismo, affermavano:? Dopo aver ripulito i ?ricchi fondi? delle pensioni dei dipendenti pubblici e dopo la svendita del patrimonio edilizio, ora i ?signori della Lega? ci provano con un?altra proposta diabolica: ?vendere le spiagge per dare una spinta al turismo nel Sud?. Dal fondo del salone della Dea Sport si levava la voce del socio Franco Valeriani, corrispondente da Bellona del Quotidiano di Caserta : ?Non ? con queste proposte che si rilancia il Sud. Ci? servirebbe soltanto a renderlo pi? povero! Dopo la vendita della spiagge, seguir? un?altra ?lodevole? iniziativa: vendere i monumenti che fanno parte della nostra storia e dell?Italia tutta. Proporranno cio? di vendere: L?Anfiteatro ed il Mitreo di S, Maria C. V., il Museo Campano di Capua con gli antichi reperti archeologici, il palazzo Fieramosca e le torri di Federico sul Volturno, la Basilica Benedettina di S. Angelo in Formis ed infine il maestoso Palazzo Reale di Caserta, invidiato ed ammirato da centinaia di milioni di turisti. Sarebbe la fine del nostro Sud, continuava Valeriani, e si ripeterebbe per la seconda volta un misfatto simile a quello perpetrato dai Piemontesi e ?dall?eroe dei due mondi?, quel Garibaldi che, con le sue camicie rosse, arricch? i Savoia che depredarono il Sud e vollero che restasse agricolo per aver sulle loro tavole i prodotti che i nostri agricoltori ottenevano (e ottengono) con uno stressante lavoro e con il sudore della fronte. I signori Savoia non pensarono mai allo sviluppo industriale ed intellettuale del Sud, ma portarono via tutto ci? che faceva loro comodo: l?oro e i depositi bancari dei Borbone, fabbriche (vedi le acciaierie di Pietrarsa) ecc. Tuttavia il Sud, lasciato da Piemontesi nella pi? vergognosa miseria ed ignoranza, ha dato all?Italia menti eccelse che hanno onorato la nostra Patria in tutti i campi dello scibile umano.? Concludeva il socio Valeriani nel suo accalorato intervento, tra gli applausi che condannavano la strana proposta del ministro Tremonti.

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