Proteste dei pensionati

Dalla Consulta dei Pensionati di Bellona abbiamo ricevuto la seguente lettera: ?L?aumento del costo della vita ? cosa ben nota a chi ? costretto a stringere continuamente la cinghia per arrivare alla fine del mese e, per far quadrare i bilanci familiari, girovaga da un supermercato all?altro, nella speranza di trovare qualcosa a minor prezzo. Solo Berlusconi ed i suoi esperti sembrano non accorgersi di un?inflazione che ormai viaggia a due cifre. Aumenta tutto: dai generi alimentari alle assicurazioni, dalla luce al gas ecc. ma per il Governo tutto va bene. Invece la barca non va. A pagare sono sempre i pensionati costretti a pagare ticket sulla salute e costose medicine. I timidi impegni del Governo sono inadeguati a fronteggiare la situazione. E? necessario un controllo sui prezzi, ? necessario che Stato, Regioni e Comuni, facciano la loro parte per evitare fenomeni speculativi. Il Partito pensionati chiede che i rinnovi dei contratti tengano conto dell?inflazione reale e che tale principio sia esteso alle pensioni. Non ? credibile sull?importo mensile di una pensione, viene calcolata un?integrazione che in molti casi non raggiunge quella prevista dall?Istat, dal momento che ai pensionati ?ricchi?, con circa mille euro al mese, viene operata una decurtazione. La realt? e che in questo Paese i pensionati sono trattati come un fardello ed ogni risorsa loro destinata ? considerata uno spreco. Per recuperare il potere d?acquisto perso negli anni (pensioni d?annata), ? necessario raddoppiare tutte le pensioni ed estendere anche ai pensionati i miglioramenti contrattuali. Dove sono finite le promesse fatte da Berlusconi in campagna elettorale? Perch? non rispetta il ?contratto? firmato con gli italiani??

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