Continuano i rinvii del processo a carico di Giovanni Battista Raimondo
Ulteriore rinvio al processo a carico di Giovanni Battista Raimondo detto ?O Grazzanisano?, accusato dell?omicidio del geometra Domenico Sbarra il 18 febbraio 2004 per difendere dall?esproprio un pozzo di sua propriet?. Giovanni Raimondo, agricoltore di 75 anni, pregiudicato, residente a Macerata Campania dopo la sparatoria riusc? a far perdere le proprie tracce per un paio di ore ma in tarda serata fu catturato a San Prisco. La vittima di questo folle gesto fu Domenico Sbarra, geometra trentanovenne dipendente dell?Ufficio tecnico del Comune di Casapulla.
Raimondo spar? con un fucile a canne mozze calibro 16, nascosto sotto il cappotto, avente tra l?altro gi? precedenti per tentato omicidio nel 1968, e per un omicidio avvenuto nel 1985. Ora l?imputato ? agli arresti domiciliari e continua a non presentarsi in aula presentando certificati medici che dichiarano la sua impossibilit? a comparire in aula. Il giudice pertanto, nell?udienza di ieri mattina presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, ha disposto che il Perito Stefano Perracuti di Roma, certifichi se realmente il Raimondo possa comparire o meno in aula d?udienza, e posto quindi sotto processo. L?udienza ? stata nuovamente aggiornata al 20 ottobre. E? proprio in merito che riceviamo e pubblichiamo una lettera-denuncia dei familiari di Domenico Sbarra, presenti anche ieri in aula: ?Raimondo, imputato, killer, vive a casa sua?, agli arresti domiciliari?insieme ai suoi familiari! Questa non ? giustizia!!! Perch?, Perch? ci domandiamo! Il nostro caro Domenico fu ucciso il 18 febbraio mentre svolgeva quotidianamente il suo lavoro presso il Comune, e ucciso all?improvviso da colpi di fucile. Raimondo pertanto si era recato sul Comune con idee ben precise?aveva ben premeditato l?agguato?era armato. Nell?85 aveva gi? ucciso un uomo ed a suo carico c?era un?accusa per tentato omicidio; anche il figlio Domenico fu coinvolto in un fatto di sangue. Quando ? stato catturato dai Carabinieri dopo il brutale ed insensato gesto ha pronunciato una sola frase: ?Il fucile si ? inceppato altrimenti avrei continuato a sparare?. Avrebbe quindi ancora sparato?e Giovanni Battista Raimondo ? agli arresti domiciliari! Il processo penale per omicidio e tentato omicidio a carico di Raimondo ha subito numerosissimi rinvii. Ll?udienza preliminare ? stata rinviata per quattro volte, senza contare che le certificazioni mediche venivano redatte sempre per le date delle udienze. L?imputato, in giudizio dinanzi la Corte di Assise del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, anche in questa sede ha iniziato a produrre, per il tramite della difesa, certificazione medica, facendo rinviare il processo. Da sottolineare che lo stesso essendo agli arresti domiciliari, ? controllato quotidianamente dalle Forze dell?Ordine, le quali hanno potuto constatare in diverse occasioni che Raimondo si trattiene in giardino a leggere, oppure ad effettuare dei lavori all?interno dell?abitazione, che guarda caso solo alla vista dei Carabinieri, accusa improvvisamente dolori manifestando problemi di salute. E? evidente che consapevole del crimine commesso, ricorre a questi rimedi meschini, irrispettosi per sottrarsi volontariamente alle sue responsabilit? in uno Stato di Giustizia. Come ? possibile? La nostra denuncia ? la totale incomprensione di come possa una persona, macchiatasi di tale crimine possa sottrarsi al giudizio della Giustizia e che basti per questo, una semplice certificazione medica. La tragedia che ha colpito la nostra famiglia, ci fa credere ancora pi? nella Legge e nella Giustizia, nelle Istituzioni, nel rispetto delle leggi. Il nostro ? un messaggio di speranza, ma soprattutto appello deciso e legittimo affinch? la giustizia faccia il suo regolare corso, con lo svolgimento del processo e l?emissione di una sentenza. Nessuno mai ci restituir? Domenico, il nostro Mimmo, il dolore per questo ? incolmabile! Questo non ? un grido di vendetta, ma di una giustizia in nome del Popolo Italiano, in nome di Domenico Sbarra. Il nostro appello vuole essere la certezza che la Giustizia sia la garante per evitare ulteriore danno all?intera comunit? sociale, ed offese a chi senza alcun motivo soffre e piange il proprio caro. Quel colpo del 18 febbraio 2004 non lasci? speranza?investito da centinaia di pallini Mimmo?un encomiabile figlio, un bravo marito, un grande amico, un serio lavoratore, una persona da prendere come esempio per la sua lealt?, cortesia e disponibilit??moriva subito. Oggi pretendiamo una speranza! Una speranza che diventi Certezza di Giustizia! Speriamo quindi in questa nuova decisone del Giudice di verificare la reale salute del Raimondo, per avere Giustizia, Giustizia e Giustizia!!! I genitori, la moglie, i parenti, gli amici tutti..?.