Commercio ambulante, ma ?a posto fisso?.
Pollice verso per i preposti ai controlli che sembrano infischiarsene di tutte le regole.
La legge ? uguale per tutti ma pi? uguale per chi paga tutte le tasse? Pollice verso dei caiatini nei confronti dei preposti ai controlli, cio? delle persone pagate per far rispettare le leggi, soprattutto da parte di quanti le infrangono sistematicamente -e con sprezzo-, quasi sapessero di poter contare su una sorta di impunit?, quando sono a Caiazzo. Che, pi? di sembrare citt? del buon vivere, pare stia facendo di tutto per meritare la nomea, gi? appioppata, di ?Paese di Pulcinella?. Non solo per la sequela di veicoli sistematicamente parcheggiati lungo l?angusta via Caiatino e ovunque campeggiano invano vistosi segnali di divieto, pare abbisognino di meticolose visite oculistiche i preposti, ma anche perch? sembrano non accorgersi neanche dei venditori ambulanti e abusivi che ormai rappresentano una piaga incancrenita per il commercio caiatino. Pi? nessuno si sorprende di vedere pataccari che vendono tranquillamente ogni genere di merce, ma soprattutto orologi falsi, perfino davanti alle orologerie, per tenere aperte le quali i titolari pagano non solo ingenti tasse al vorace fisco, ma anche tributi al Comune, senza vedersi tutelati come tutta la gente onesta si aspetterebbe. Peggio per i generi alimentari, venduti perfino al centro del paese senza alcuna protezione dallo smog (cancerogeno) che infesta l?aria, sempre da ambulanti. Che, una volta a Caiazzo, si dimenticano di deambulare ovvero si fermano anche per intere giornate, cio? vengono al mercato settimanale ma si trattengono anche il pomeriggio, come segnalato da alcuni cittadini, per sfortuna dei preposti, muniti di telefono con fotocamera. Possibile che nessun preposto li abbia notati finch? non ci ha pensato l?acquazzone a costringerli ad alzare i tacchi, mollare i freni e mettersi alla difficile ricerca di un altro Paese di Pulicinella?