Nomadi con i tradizionali indumenti ma anche molto eleganti
Arrivano a gruppi soprattutto il mercoled?, giorno di fiera settimanale,la gente ha paura di uscire. Sta diventando particolarmente serio il problema degli extracomunitari e soprattutto dei nomadi che circolano nel comprensorio e invadono Caiazzo in particolare il mercoled?, giorno di mercato settimanale in cui, a quanto riferito, si riversano a gruppi, specializzati per settore. Molto temute sono le tradizionali zingare con abito lungo e figli al seguito, ufficialmente dedite all?elemosina, ma solitamente dalle mani molto lunghe, pronte ad approfittare della distrazione dei benefattori per arraffare di tutto. Salvo a disfarsi della ?zavorra?, come dimostrerebbero i borselli e le borse rinvenute nei cassonetti dei rifiuti e nei pressi della stazione ferroviaria, prima di andarsene con lo stesso treno dell?Alifana che di solito utilizzano per arrivare a Caiazzo, come pare sia ben noto alle Forze dell?Ordine, salendo alle fermate di Anfiteatro, Triflisco e Pontelatone, tutte sprovviste di controllori. Molto pi? pericolosa sarebbe la categoria dei cosiddetti nomadi del terzo millennio, giovani eleganti, ben vestiti e dotati di ottima parlantina, che spesso si introducono in abitazioni, pubblici uffici e perfino nelle chiese, chiedendo un obolo in nome di presunte associazioni senza fini di lucro, salvo a razziare il possibile al primo attimo di distrazione o, meglio, se non trovano nessuno. Pi? volte avrebbero ingannato le stesse Forze dell?Ordine finch? qualche sacerdote non li ha smascherati. Ma, se uno si dilegua, altri dieci sarebbero pronti a rimpiazzarlo. Esiste poi la categoria dei venditori abusivi, di chincaglierie, ma anche di oggetti falsi ed anche in questo caso per uno che finisce nelle maglie della Giustizia, ovvero che subisce il sequestro della mercanzia, altri dieci sarebbero pronti a subentrare. Il paradosso ? che, nei giorni di mercato, pagherebbero anche la tassa per l?occupazione del suolo pubblico, come se agli esattori non interessasse sapere se, ove mai avessero dubbi, dispongono di licenza di vendita, fatture e rilasciano scontrini fiscali. Di fronte al disinteresse che dimostrerebbero i preposti annonari, molti cittadini e commercianti, che si ritengono danneggiati da una concorrenza sleale, invocano l?intervento della Benemerita.