Scasso con mancato furto in casa di Teresa Musco.

A un mese esatto dal ventinovesimo anniversario della morte, ignoti violano il tugurio della pia donna, ma senza trovare nulla da asportare. Fedeli convinti che si tratti dell?insano gesto di nomadi, ignari che quella fosse una casa venerata alla stregua di tempio: sottosopra rosari, santini e pissidi.
Un furto ritenuto quasi sacrilego ? stato tentato l?altra notte da ignoti nel tugurio contiguo alla chiesa di San Pietro del Franco in cui ha abitato per anni Teresa Musco prima di trasferirsi a Caserta per sfuggire ad un genitore burbero, ma non per questo cattivo come da molti lo hanno descritto. Attraverso un finestrino che d? nello sgabuzzino in cui ancora ? conservato il giaciglio sul quale la pia donna si adagiava quando le sofferenza si facevano pi? dure, l?altra notte ignoti malviventi sono penetrati nella vecchia casa abitata da Teresa Musco insieme alla madre prima di trasferirsi in Caserta, ma dopo aver messo a soqquadro i pochi mobili contenenti biancheria di Teresa e soprattutto oggetti sacri, i malviventi si saranno resi conto di avere sbagliato obiettivo. E dire che accanto al portoncino d?ingresso campeggia una pi? che eloquente targa fatta apporre dall?amministrazione comunale presieduta dal sindaco Stefano Giaquinto, ma proprio per questo molti sono propensi a credere che si tratti dell?azione sconsiderata di alcuni extracomunitari che probabilmente ignorano la lingua italiana. Dopo aver messo a soqquadro le due piccole stanze al primo piano ed un sottostante basso che compongono la modesta dimora, attualmente disabitata, i malviventi hanno cercato di violare anche qualche vicina abitazione, ovvero hanno rimosso dal tetto alcune tegole, dalle quali, altrimenti, avrebbero dovuto calarsi per raggiungere le camere, ma in tal casi si sarebbero dimostrati ancora pi? sprovveduto essendo molto pi? facile accedere dal finestrino, non molto alto e che peraltro la sorella di Teresa, suor Dorina pare avesse lasciato aperto per far arieggiare la casa, in cui notoriamente non potevano esserci oggetti di gran valore. Ma il maggiore sconcerto dei cittadini, e soprattutto dei fedeli, consiste nel fatto che qualcuno si sia permesso di violare l?umile dimora di una donna scomparsa in ?odore? di santit?, venerata alla stregua di santa e per cui l?avvio del processo di beatificazione s?invoca maggiormente con l?avvicinarsi del ventinovesimo anniversario dal trapasso registrato dalle cronache il 19 agosto 1976.

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