Chiesa dell?Annunziata o rigoglioso giardino? Lavori al palo.
Il presidente del comitato, Franco De Simone, ne sollecita la ripresa. La settimana scorsa ? parzialmente crollato il cornicione di una contigua chiesa abbandonata.
Ancora una volta ? costretto ad intervenire sul perdurante stato di abbandono in cui versa la storica chiesa dell?Annunziata il presidente del comitato sorto espressamente per tutelare lo storico tempio, il professore Franco de Simone, che, di fronte al verosimile rischio di crollo conseguente ad incuria, non ha esitato ad esternare le proprie perplessit? alla massima autorit? ecclesiastica diocesana, cio? al vescovo Pietro Farina. Il monsignore, per?, non solo sarebbe incolpevole, ma addirittura avrebbe pi? volte sollecitato, senza alcun tangibile esito, il tecnico progettista dei lavori di ristrutturazione, peraltro finanziati, architetto Alfredo Di Pinto, gi? in passato contestato dai fedeli, non solo perch? ritenuto responsabile del grave ritardo con cui, a suo tempo, la pratica ottenne l?approvazione della Soprintendenza, a quanto ? dato sapere, soprattutto grazie all?interessamento del compianto vescovo Angelo Campagna e successivamente dello stesso professore Franco de Simone. Responsabilit? non sarebbero ascrivibili neanche all?impresa esecutrice del primo lotto di lavori, che, anzi, ha eseguito in modo soddisfacente il rifacimento della copertura a volta del tempio, anzi si vocifera che la stessa impresa potrebbe rivendicare ingenti danni, subiti per conseguenza del perdurante stato di empasse ed in particolare un risarcimento giornaliero di centinaia di Euro quale corrispettivo per il noleggio dell?impalcatura che cinge la facciata principale del tempio da diversi mesi, in attesa che i preposti si decidano a fare approvare una perizia di variante, senza di cui sarebbe impossibile procedere. Ma intanto il cornicione dello storico tempio, che affaccia sulla principale strada del centro caiatino, si ? trasformato in una sorta di rigogliosa fioriera, dalla quale l?incolta vegetazione pericolosamente si sporge sulla sottostante strada, col rischio, sempre crescente, di trascinare addosso ai malcapitati ed ignari passanti non solo le voluminose radici, ma anche altri pezzi del cornicione. Film gi? visto non solo riguardo al cornicione, distaccatosi la settimana scorsa da un?altra, vicina chiesa abbandonata, ma anche per quanto attiene alle centinaia di milioni anni addietro rivendicate per nolo impalcatura durante la ristrutturazione di un altro rudere. Minimo comune denominatore la propriet?: Opere Pie.
Ma Franco de Simone guarda oltre il naso cio? teme che, penetrando nelle mura attraverso le radici, le piogge autunnali possano provocar addirittura il crollo di un?ala del tempio e pertanto scongiura i preposti affinch? si arrivi ad una soluzione, magari d?intesa con il Comune che, intanto, ha ottenuto un finanziamento di un miliardo per ristrutturare la stessa chiesa, previa cessione da parte del Clero.