Sangue di San Pantaleone, solo un accenno alla liquefazione.

Nel rispetto dell?adagio relativo al bicchiere mezzo pieno, ma mezzo vuoto per i pessimisti, fedeli divisi: delusi quanti auspicavano la liquefazione totale; soddisfatti tanti altri del prodigio a met?.
La novella, fausta per la maggioranza dei fedeli; solo in parte soddisfacente per altri, la ha resa nota il parroco monsignor Antonio Chichierchia durante la messe vespertina di ieri, invitando i fedeli a prenderne atto: il sangue di San Pantaleone, custodito nell?ampolla dotata di sigillo con storica autentica vergata dal vescovo aquilino monsignor Ludovico Sabatini, ha solo accennato ad una liquefazione, ieri, in occasione del diciassettesimo centenario del martirio del santo che il 127 luglio 305 fu sottoposto all?estremo supplizio per essersi rifiutato di rinnegare la propria fede cristiana. Soddisfatta comunque la stragrande maggioranza dei fedeli, che l?altra sera avevano portato in processione per le principali strade del centro l?artistica teca contenente l?ampolla col sangue del Santo, anche se ? doveroso registrare anche la delusione di quanti si aspettavano una liquefazione totale, nel rispetto dell?adagio relativo al bicchiere ricolmo a met?, cio? mezzo pieno per gli ottimisti, ma mezzo vuoto per i pessimisti. Lo stesso parroco, d?altronde, per il particolare anniversario aveva auspicato la liquefazione totale, che non trova testimonianze successive agli anni sessanta, quando alcuni studenti universitari attrassero l?attenzione del parroco sul sangue che avevano notato liquefatto nonostante ignorassero completamente il prodigio di S Pantaleone. Sia pure parziale, comunque, la liquefazione accennata dal parroco ? interpretata positivamente dalle pi? anziane persone, che dal prodigio traggono auspici pi? o meno positivi per la comunit?.

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