?Clonata? la corrispondenza dell?addetto stampa comunale.
Inviato alla stampa un file contenente fra l?altro un falso attacco del sindaco contro il suo vicario
Il giorno prima un?altra bufala: Tommaso Sgueglia e Vito De Filio dimessi, anzi all?opposizione. Si avvia, probabilmente, all?epilogo la telenovela delle lettere anonime e dei messaggi clonati che periodicamente vengono riproposti in Caiazzo, soprattutto ai danni di amministratori comunali e personaggi di spicco della vita cittadina. Nel mirino del solito ignoti stavolta sono finiti il sindaco, il vice sindaco e lo stesso addetto stampa del Comune, coinvolto suo malgrado in una vicenda che quasi sicuramente finir? all?attenzione dell?autorit? giudiziaria e della polizia postale in seguito a circostanziata denunzia di quest?ultimo. Ieri, infatti, alcune testate giornalistiche hanno ricevuto un pacchetto di vari articoli all?apparenza identico a quelli inviati periodicamente dal pubblicista Gianni Gosta, ma, a ben vedere, ?clonato?. Non solo perch? riportante (ed evidentemente spedito da) un indirizzo di posta elettronica falso -ovvero falsamente attivato sull?account ?Virgilio.it?- a nome del giornalista, ma soprattutto perch? contenente, insieme a notizie effettivamente diffuse il giorno precedente, proprio in apertura una presunta dichiarazione al vetriolo del sindaco Stefano Giaquinto contro il suo stesso vicario Tommaso Sgueglia, contro il sindaco ?forzista? di Piana di Monte Verna, Raffaele de Marco, ma di netta apertura nei confronti di Fabio Sgueglia (Udeur) addirittura invitato a passare nella maggioranza. Tutto falso, ovviamente, perch? mai il sindaco ha contattato l?addetto stampa comunale per rilasciare dichiarazioni (peraltro gravissime) contro Tommaso Sgueglia anzi anche negli ultimi tempi -vedi notte bianca- ha sempre inteso rimarcare l?impegno del vicario. Le pi? attente redazioni giornalistiche non hanno abboccato, contattando l?addetto stampa e cestinando quindi il falso scoop anche perch? c?era stato un prodromo ovvero un altro falso scoop, relativo alle presunte dimissioni del vice sindaco e di un altro consigliere di maggioranza, l?altro giorno era finito addirittura in prima pagina. Questo perch?, in tal caso, la spedizione per posta elettronica era stata preceduta dalla telefonata di un presunto collaboratore di Gianni Gosta che, sostenendo di chiamarsi Alessandro A., oltre ad invocare la pubblicazione aveva lasciato anche un numero di telefono, poi rivelatosi falso, ovvero intestato a un amico del sindaco, tale Giancarlo A., naturalmente all?oscuro di tutto. Ma probabilmente i sobillatori della pubblica opinione hanno le ore contate perch? se il sindaco, il vicario ed altri personaggi finora presi di mira dai soliti denigratori hanno preferito replicare con il silenzio, difficilmente Gianni Gosta si lascer? passare la mosca per il naso senza denunciare il tutto alle autorit? inquirenti.
CAIAZZO. Furto con scasso al centro estetico ?Il Ninfeo? di via latina
Intrufolandosi dall?esterno nel palazzo Cervo, i malviventi hanno razziato sofisticati apparecchi. Messi in fuga da una vecchietta che abita nei pressi, risvegliatasi prima che potessero aggredirla.
Nuovo colpo dei soliti ignoti presso l?accorsato centro estetico ?Il Ninfeo? di via Latina, gestito dalla giovane quanto dinamica Margherita Popolizio, di cui gi? in passato la cronaca ha avuto modo di interessarsi per la competenza che gi? allora le veniva riconosciuta dagli stessi pazienti. Approfittando del fatto che la titolare non abita sul posto, l?altra notte dei malviventi (si vocifera un paio di extracomunitari) si sono introdotti furtivamente nella struttura parasanitaria, ubicata al primo piano del palazzo Cervo dal retro, cio? dalla cosiddetta Portella, zona rurale contigua a quella da cui i soliti ignoti avevano raggiunto pi? volte l?ufficio postale e recentemente anche la stazione ferroviaria, mettendo a segno altri fruttuosi colpi. Favoriti dalle tenebre, i malviventi hanno avuto tutto il tempo di smontare e caricare su un furgone probabilmente gi? parcheggiato davanti al palazzo le pi? costose apparecchiature di cui disponeva il centro ed in particolare una sofisticata macchina per il pedicure indolore ed una per i massaggi cutanei. In verit? si vocifera che i malviventi abbiano razziato anche alcune migliaia di Euro che la giovane estetista avrebbe dovuto consegnare proprio l?indomani ai fornitori delle ultime apparecchiature, acquistate per tenere sempre il cento all?avanguardia ma che ormai saranno state gi? riciclate al mercato nero. Bisogna per? considerare che si tratta di apparecchi commercialmente non molto diffusi per cui, dal numero di matricola e dai consueti controlli anche fiscali ai centri, prima o poi gli inquirenti potrebbero sempre risalire alla legittima proprietaria, che comunque dovr? acquistarne altri.