Sciacallaggio perfino sulle lettere anonime.
Contro il vice sindaco Tommaso Sgueglia una serie di accuse infondate, falsamente basate su una breve lettera anonima
Sciacallaggio perfino sulle lettere anonime. Pur di attaccare il vice sindaco di Caiazzo, Tommaso Sgueglia, che continua ad ignorare siffatti detrattori, i soliti noti si sono inventati una richiesta di dimissioni che sarebbe stata formulata con una lettera anonima di recente prodotta contro di lui. Una falsit? perch? nella missiva, inviata alla stampa da una sedicente associazione ?i fessi siamo noi? ed intitolata ?La sentinella e la discordia?, molte sono le accuse rivolte al nostro, peraltro indirettamente, in quanto mai viene fatto il suo nome, ma certamente nemmeno l?anonimo detrattore ha pensato di invocarne le dimissioni. Non sarebbe pi? semplice -e onesto- si domandano in piazza delle chiacchiere, sottoscrivere i propri desideri con nome e cognome anzich? fare azioni di sciacallaggio perfino su una lettera anonima, peraltro di pochi righi? Evidentemente lo sciacallo credeva di aver ricevuto in esclusiva, e quindi di poter aggiungere tutto quello che probabilmente lui solo desidera, ovvero chi lo comanda, alla denuncia de ?i fessi siamo noi?, di cui, per dimostrare il contrario, riportiamo un riepilogo delle accuse, peraltro tutte da dimostrare, rivolte alla ?sentinella? o meglio ad alcuni suoi parenti: un cognato avrebbe completato una costruzione abusiva per fare dei lavori viabili in via Cozzi; un altro parente avrebbe aperto un cinema al palazzo a spese del comune; un altro rattoppato mobili per 20.000 Euro mentre un cugino sarebbe stato nominato non al Comune di Caiazzo ma spedito ad Alvignano, a spese di un compagno di partito della sentinella; un cugino avrebbe percepito 1000 euro per fare corse di biciclette e, secondo l?ultima bordata, un altro parente pretende l’assunzione di una unit? (LSU) del palazzo?. Dove l?hanno letta la richiesta di dimissioni?