Ritrovamento di ordigno bellico
Ieri c?? stato l?ennesimo ritrovamento di ordigni bellici nella zona a nord del fiume Volturno. In un viottolo, vicino al Palazzo signorile dei Conti Capece Galeotta a Vitulazio, in una buca poco lontana dalla strada ? stata ritrovata una grossa granata inesplosa. E’ scattata subito la segnalazione ai Carabinieri del Comando Stazione di Vitulazio, retto attualmente dal vicecomandante, il Maresciallo Maurizio Panico che unitamente all?Appuntato scelto Domenico Maienza, ha provveduto a recintare la zona ed ? stata inviata una segnalazione in Prefettura, come si fa in questi casi. A sua volta da Palazzo del Governo sono stati allertati gli artificieri ed i Nuclei di Protezione Civile. Immediatamente, dalla vicina citt? di Bellona, partivano due squadre della delegazione provinciale dei Rangers d’Italia, guidati dal responsabile Raffaele D?Onofrio. Per l’esattezza viene notificato il ritrovamento anche al Comando Provinciale dei Carabinieri di Caserta, retto dal Colonnello Carmelo Burgio, che immediatamente allerta la squadra degli artificieri della benemerita di stanza a Caserta. Nel frattempo, gli uomini del Comando Stazione Carabinieri di Vitulazio, unitamente ai volontari dei Rangers d’Italia, provvedono a mettere in sicurezza l’ area, con una opportuna recinzione. Dopo poco, giungono nella terza traversa di localit? Tutuni, gli automezzi degli artificieri dei Carabinieri, unitamente al Tenente Gianni Iacovino, comandante della Compagnia di Capua, che dopo aver verificato le condizioni di sicurezza della zona ed accertata la provenienza dell’ordigno bellico risalente alla seconda guerra mondiale, ossia una granata di grosse proporzioni, identificata come una N36 di origine anglosassone, hanno provveduto alle operazioni di disinnesco. Una bomba che veniva in genere impiegata per bombardamenti, anche a volo radente, di depositi di munizioni, macchine, vagoni ferroviari e ogni tipo di costruzione. Ad un centinaio di metri dal posto dove ? stata ritrovata c?? il Palazzo dei Conti Capece Galeotta, il quale durante il secondo conflitto mondiale era diventato sede delle truppe germaniche e pi? volte interessato da bombardamenti da parte delle truppe americane. L’intervento di disinnesco ha avuto inizio alle 14 ed ? durato 25 minuti con gli artificieri che hanno reso inoffensivo l’ordigno. La bomba ? stata quindi trasportata in una zona idonea al brillamento, in una buca appositamente scavata a un centinaio di metri di distanza, profonda due metri, ricoperta per assorbire l’effetto scheggia e sismico provocato dalla detonazione. Il brillamento, avvenuto alle 14.25 e del fatto sono stati informati, anche il primo cittadino, professor Luigi Romano ed il Maresciallo Angelo Salzillo, comandate della Stazione di Vitulazio, entrambi in ferie, che si sono complimenti con i militari ed i volontari, per l?ottima riuscita dell?operazione di messa in sicurezza e disinnesco. Le operazioni si sono concluse con la verifica da parte del personale dei Carabinieri della completa esplosione dell?ordigno. Ad accorgersi dell?ordigno sarebbe stato un operaio che stava pulendo la boscaglia interno ad alcuni ulivi secolari. Dunque, la zona in questione ha una lunga consuetudine con ordigni grandi e piccoli, e fra chi ha i “capelli bianchi”, tra cui il Generale dell?Esercito Italiano, Armando Scialdone, noto sia come storico che come perito di balistica, ricordano quando le bombe venivano rimosse a mano, in anni lontani.