Indagini serrate da parte dei Carabinieri sull?esplosione della bomba

Dalle stanze degli inquirenti non ? ancora trapelato niente, ma nei pressi dal Comando Stazione Carabinieri di Vitulazio, c?? un via vai di persone e di automobili. Questo significa che qualcosa si sta muovendo, e che a breve tempo, forse nella giornata di oggi, emergeranno delle grosse novit? in merito alla questione, giunta perfino tra le mura della Santa Sede, ossia il Vaticano. La sconcertante notizia ha scosso tutta la comunit? di Vitulazio, ma anche quella di Marcianise, da dove le suore si erano trasferite qualche settimana fa dal gi? esistente convento. Gli inquirenti, gi? da prima del fatto, avevano tra le mani, una serie di segnalazioni, tra cui quella di fantomatico piromane che da giorni si aggirava nei pressi del monastero in localit? Boscariello, il quale gi? la settimana scorsa aveva dato fuoco ad alcuni arbusti, proprio in vicinanza del nuovo monastero Maria Mater Carmeli. Il piromane, forse non avrebbe nulla a che fare con la bomba carta, confezionata con polvere esplosiva, lanciata e fatta esplodere la scorsa tra sabato e domenica, attorno all’una, dentro al cantiere del nuovo monastero, ma una coincidenza del genere, ? apparsa strana perfino agli inquirenti. Le indagini sulla vicenda che sono svolte dai Carabinieri della Stazione di Vitulazio, agli ordini dai marescialli Angelo Salzillo e Maurizio Panico, sotto la supervisione del Tenente Gianni Iacovino della Compagnia di Capua, sono coordinate da un sostituto Procuratore della Repubblica del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, ma potrebbero finire anche nelle mani di quella di Napoli, dove opera la Direzione Distrettuale Antimafia della Regione Campania. Il fatto, ha scosso tutti i cittadini della tranquilla cittadina di Vitulazio, ed in particolare il Parroco della Parrocchia Santa Maria dell?Agnena, Don Pietro Lagnese, il quale congiuntamente all?Arcivescovo di Capua, Monsignor Bruno Schettino, ha espresso solidariet? alle suore, dandogli conforto e sicurezza, provvedendo perfino ad affidare la sicurezza del convento ad un Istituto di Vigilanza Privata, presente 24 su 24 in prossimit? della struttura. Nessuno poteva immaginare che quel stato movimento di carabinieri, polizia e vigili del fuoco nei pressi del convento, era dovuto ad un attentato dinamitardo che secondo voci insistenti ? di carattere intimidatorio collegato all?evacuazione e trasferimento delle suore che, allontanate improvvisamente per volere di certi personaggi poich? la struttura occupata, in Marcianise, dovrebbe essere adibita ad altro. Detta intimidazione potrebbe essere ricercata nel far impaurire qualche suora che sia a conoscenza di fatti che non debbono essere rivelati.

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