Cani uccisi in via Guadanelle con delle polpette avvelenate

Le povere bestie sono morte fra gli strazi pi? atroce come denuncia il proprietario Aldo Caruso. Lo scorso anno altri cani morirono avvelenati, poco lontano fu dato alle fiamme un laboratorio. Hanno proposto di ribattezzarla via dei Misteri o peggio via dei Maniaci alcuni residenti in via Guadanelle sconcertati per avere appreso che ieri mattina uno stimato residente, Aldo Caruso, fidato appaltatore dell?amministrazione comunale, attualmente impegnato nella ristrutturazione dei plessi scolastici, ha trovato tre cani di media taglia morti, avvelenati, a poca distanza dalla propria abitazione. Una scena straziante perch? le povere bestie giacevano riverse in un lago di sangue e poltiglia vomitata in seguito ai conati ed agli strazianti dolori patiti, evidenti dagli occhi stravolti e dalla posizione in cui le carcasse giacevano riverse sul selciato, semi arrotolate su s? stesse come provoca proprio il dolore pi? lancinante. Causato, a quanto riferito, dalle polpette avvelenate che qualche bastardo di razza umana aveva meticolosamente approntato per i poveri, incolpevoli quadrupedi. Purtroppo non ? la prima volta che siffatte azioni delinquenziali vengono perpetrate in via Guadanelle, a poca distanza da un noto esercizio di ristorazione, dove abita Aldo Caruso, che gi? lo scorso anno dovette assistere ad una simile scena straziante, quando morirono due cagnolini di razza nana, anche allora dopo aver mangiato delle polpette avvelenate. Se prima poteva trattarsi di meri sospetti, in mancanza di prove, stavolta Caruso ha ritrovato altre polpette disseminate nei dintorni della propria abitazione, sicch? ora sembra certa l?intenzione dolosa del delinquente, che andrebbe denunciato e perseguito come per legge prima che commetta altre atrocit? ai danni di povere bestie, colpevoli soli o di amare l?uomo e di fidarsi del genere umano.
Prima che la zona venga effettivamente ribattezzata dei Misteri o dei Maniaci, atteso che qualche anno addietro, proprio nei pressi, si dice per mano dolosa, prese fuoco un laboratorio tecnico con tutti gli apparecchi che aveva in riparazione un giovane, tuttora costretto a lavorare in macchina.

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