Nelle amministrative del 2006 potrebbero essere solo due le liste in campo
A contrapporsi ad Alleanza Civica, aggregazione orientata a desta potrebbe essere una coalizione orientata al centro e a sinistra. Il centro sinistra, area partiti Unione, ha una legittima esigenza di visibilit? e pu? ambire ad esprimere una sua leadership, non deve, per?, commettere l?errore, in una competizione di carattere locale, di chiudersi ed essere autoreferenziale. Aldil? di quelle che sono le geometrie politiche di riferimento a livello nazionale, le quali sono sicuramente importanti, altri fattori entrano in gioco a livello locale, come per esempio la coesione del gruppo, la stima reciproca e un buon rapporto personale all?interno dell?aggregazione. Per quanto attiene alla tenuta politica di uno schieramento troppo ampio ? sbagliato pensare che essa sia pi? debole. ?Proprio a Pignataro, infatti, – ha esordito Bartolo Mercone dei Democratici di Sinistra – le maggioranze apparentemente pi? omogenee, come quelle che vedevano la Democrazia Cristiana avere la maggioranza assoluta e pi? recentemente quella di Alleanza Civica, che poteva contava su sette consiglieri di Alleanza Nazionale, non hanno portato al termine il mandato elettorale. Le condizione che assicurano stabilit? sono un progetto politico condiviso, un programma credibile, la capacit? di mettere da parte i personalismi, lo spirito di servizio verso la comunit? e la coerenza verso gli elettori. Il centro sinistra a Pignataro pare essersi svegliato dal torpore degli ultimi anni e mostra piccoli segnali di ripresa. La buona affermazione alle provinciali dell?Udeur e la vivacit? di alcuni sue componenti sono un segnale positivo. Non bisogna dimenticare, per?, che durante gli anni di letargo, quasi comatosi dei partiti del centro sinistra, il gruppo civico di ?Insieme per Pignataro? ha fatto opposizione alla giunta Magliocca, in un contesto, quello del consiglio comunale, che assomigliava di pi? al Gran Consiglio. Nonostante il rompete le righe post elezioni, che vide il leader della coalizione sconfitta abbandonare il consiglio comunale dopo pochi mesi, adducendo come motivazione la mancanza di praticabilit? democratica all?interno del civico consesso, mentre altri intraprendevano autonomi percorsi politici, i tre consiglieri rimasti, di fatto, si sono sobbarcati, nel corso di questi anni, dell?onere di fare opposizione con continuit? ed incisivit?. Il centro sinistra non pu? non riconoscere questo merito al gruppo consiliare di ?Insieme per Pignataro, ne tanto meno decidere di non confrontarsi con i suoi componenti e verificare la possibilit? di trovare delle convergenze. Un dialogo sereno e pagato, dove nessuno voglia egemonizzare nessuno, nessuno porre out out a nessuno, nessuno imporre leadership a nessuno, ? l’unica strada – sicuramnete stretta ed impervia – che porta a creare l?alternativa allo schieramento orientato a destra. Non vi sono altre fantasiose ricette magiche