In contrada Cappella anche la caratteristica gara del solco

Conclusi i festeggiamenti in onore dei santi patroni
In localit? Cappella, nell?ambito dei festeggiamenti in onore dei santi patroni Nicola di Bari, Antonio di Padova e della vergine Addolorata, venerati nell?intero comprensorio- ha avuto luogo la tradizionale gara del solco. Una tradizione antichissima che affonda le sue radici nella stessa cultura contadina che la esprime: risalente probabilmente all?epoca romana, quando era consuetudine tracciare un solco votivo in direzione di un tempio dedicato ad un dio o ad una dea. Un solco rituale, un mix tra sacro e profano, di rivalit? civica e di affetto devozionale, ma soprattutto una gara di abilit? contadina. I concorrenti alla guida di trattori di tutti i tipi (piccoli e bisonti, divisi per categoria)- impegnati in una prova di precisione: con l?aratro eseguiti dei solchi- e l?abilit? ? consistita nell?arare un solco lungo 250 metri, dritto e profondo, rovesciando ed accostando in modo preciso le zolle, cos? da permettere al seme di germogliare in ottime condizioni. Assi di legno, poste alla partenza e alla fine: l?unica indicazione seguita dai partecipanti- per tracciare il miglior solco- giudicato da una commissione, composta da tecnici, cultori di tradizioni popolari e anziani contadini, che ha decretato la vittoria ai due solchi migliori- quanto a linearit? e profondit?. Fino alla fine degli anni settanta i solchi venivano tracciati con l?aratro trainato dai buoi da lavoro (estinti) sostituiti negli anni da mezzi agricoli meccanici. Una evoluzione forzata, dettata dal progresso dell?era moderna che forse ha fatto perdere spettacolarit? alla gara. D?altra parte anche i piccoli contadini sono in via di estinzione, per la mutata economia del paese. Rimasta, per?, intatta la rivalit? tra le singole contrade di questo angolo di paradiso casertano- ed ? questo elemento, unito all?atto devozionale, a perpetuare questo rito. Quest?anno l?articolata gara (forze dell?ordine comunali non presenti), resa ancora pi? difficile da una insistente pioggia torrenziale, ? stata vinta da Francesco De Matteo (categoria senior) e Carlino Cassella (junior). Una tre giorni di festeggiamenti con giochi a squadre, passeggiate nel verde alla scoperta di antichi sentieri, ed esibizioni canore di una band nota nell?intera penisola e di giovani dilettanti allo sbaraglio, conclusa con fuochi pirotecnici.Festeggiamenti civili e religiosi purtroppo coincisi con la festa di Bucciano: sovrapposizione che, per voce di popolo, evidenzia la cieca ed arrogante programmazione voluta dai curati delle due parrocchie- non proprio uniti da rapporti idilliaci. Ad essere penalizzate le sparute pecorelle sempre pi? smarrite, dagli stessi pastori che ai beni spirituali dei fedeli sembrano anteporre sempre pi? quelli materiali. Forse prediligendo l?altro Dio! Il dio denaro.

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