Piattaforma – RITORNA L?ORA DELLA MOBILITAZIONE
Stasera per le strade di Pignataro Maggiore sono apparsi i primi gialli manifesti che annunciano della presentazione, presso il Comune, del progetto di realizzazione di una piattaforma e di una discarica per i rifiuti industriali a cura della societ? Piattaforma Spa, del deposito del progetto da parte del RUP ing. Perillo e della convocazione di una Conferenza dei Servizi presso una non meglio identificata ?Struttura Commissariale? in una via di Napoli.
Ci risiamo. Complici di certe strutture dello Stato, tentano ancora di costruire un impianto industriale che porta distruzione e danni irreversibili all?ambiente naturale e sociale dell?Agro Caleno, a soli TRECENTO METRI in linea d?aria dalla Centrale Termoelettrica a metano, in costruzione a Sparanise, a soli poco pi? di SETTECENTO METRI in linea d?aria dai centri abitati di Sparanise e di Pignataro Maggiore e nonostante che una precedente Conferenza dei Servizi, convocata dall?Asi di Caserta per le strade interne all?area di sviluppo industriale, ponesse precisi vincoli sulla futura inedificabilit? di ecomostri industriali nell?area dove ? sito il luogo prescelto per la costruzione di tale pericoloso complesso industriale.
La formula letteraria del manifesto di avviso, scelta con molta probabilit? dallo stesso Commissario Straordinario dott. Paolino Maddaloni, che ? a dir poco inesatta, fuorviante e ambigua, la dice lunga sulla volont? dello Stato di insediare nelle nostre contrade un altro mostro industriale, gi? penalizzato fortemente da altre mostruose e devianti situazioni ambientali che neanche tutte le confische e gli ergastoli di questo mondo potranno fermare in tempi relativamente brevi, considerata l?appetibilit? degli investimenti gi? concessi all?area (la costruzione della CENTRALE TERMOELETTRICA, circa TRENTA MILIONI di EURO per le strade interne all?Asi e ALTRI ANCORA per il Cavalca ferrovia di Via del Conte).
Insomma, sul nostro territorio, e su quello di Tora e Piccilli, la decisa volont? di far fruttare un altro investimento, ma di CENTO MILIONI di EURO, rischia di vanificare gli sforzi compiuti finora dalle popolazioni dell?Agro Caleno di contrastare tale nefanda ipotesi, sforzi che portarono nel ?95 ad impedire la realizzazione delle raffinerie della Q-8 e del Polo Petrolchimico Campano sui terreni della camorra, oltre a tutti quelli che in questi ultimi due anni hanno visto realizzare iniziative, cortei e manifestazioni in un crescendo di adesioni spontanee e inimmaginabili. E se ieri sono stati soltanto quattromila i cittadini a scendere in strada, domani di sicuro si arriver? a coinvolgere ancora tante altre migliaia di persone, unite nella unanime volont? di dire SI alla vita, NO alla Piattaforma.