Filmato sulla cerimonia del 62? Anniversario dell?eccidio dei 54 Martiri.

La cerimonia del 62? anniversario dell?eccidio dei 54 Martiri bellonesi ? stata filmata da Nicola Barone un capuano appassionato cineoperatore che, da lunghi anni, coltiva l?amore per gli avvenimenti storici della nostra Provincia e oltre. Il filmato sar? proiettato da Rete Capua questa sera, marted? 11 ottobre, alle ore 21. La mattina del 7 ottobre u.s. il cineoperatore era a Bellona, in Piazza Umberto I, per filmare il corteo composto da numerose Autorit? convenute e dai gonfaloni dei Comuni di tutto il circondario. Nel Mausoleo Ossario, dove riposano i resti dei Martiri, dopo la deposizione presso la stele della corona di alloro inviata dal Presidente della Repubblica, del Comune di Bellona e dell?ANFIM, ed i saluti del Presidente dell?ANFIM Vincenzo Carbone e del Sindaco Giancarlo Della Cioppa, seguiti dall?intervento del Presidente della nostra Provincia e del rappresentante del Governo, ? stata celebrata una S. Messa al campo dall?Arcivescovo della Diocesi di Capua mons. Bruno Schettino. Anche quest?anno la cerimonia ha avuto momenti toccanti, in particolar modo quando ? stato rievocato l?eccidio di 54 innocenti cittadini condannati a morte per una colpa non commessa. Tutto ebbe origine dall?uccisione di un soldato tedesco che, la sera del 6 ottobre 1943, insieme ad altri due commilitoni (un altro soldato ed un graduato) aveva espresso delle ?avances? a tre giovani donne: Maria e Domenica Cafaro e la loro amica Teresa Marzio una sfollata napoletana. Il fratello delle due, Francesco Cafaro, lanci? una bomba a mano che uccise un tedesco e fer? un secondo, accompagnato dal graduato presso il comando ubicato nel vicino palazzo Pezzulo. Il comandante delle truppe dislocate a Bellona, Maggiore Hans Sandrock, ordin? al capitano Hans Joachim di catturare uomini senza alcuna distinzione. Inizi? una spietata rappresaglia che raggrupp? nella Cappella di S. Michele circa 200 uomini di tutte le classi sociali, fra cui alcuni giovinetti, il parroco di Bellona Don Andrea Rovelli, ed altri quattro religiosi. A gruppi di dieci furono condotti presso una cava di tufo ed un mitragliere, nascosto da una siepe, li falciava senza alcuna piet?. Un gesto insolito si verific? da parte di uno dei prigionieri, Carlo Russo da Vitulazio, il quale, avendo capito la triste fine, dopo avere inveito contro i nazisti, si tuff? nel vuoto mentre un tedesco lo colp? con il lancio di una bomba a mano. Dopo tredici giorni i corpi delle vittime furono esumati, mentre una folla di bellonesi era accorsa nei pressi della cava per riconoscere i loro cari e tumularli nel Cimitero comunale. Una strage rimasta impunita che ha colpito tante famiglie bellonesi e che si commemora il 7 ottobre di ogni anno. In memoria dei Martiri la strada che essi percorsero fu chiamata Via 54 Martiri e sulla stele che riporta i nomi, si legge ci? che scrisse Benedetto Croce: ?Anche in questa piccola terra sorge una delle innumeri stele che in ogni parte d?Europa segneranno nei secoli il grido dell?offesa umanit? contro una gente creduta amica e nella quale orrenda si ? discoperta, armata di tecnica moderna, la belva primeva.?

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