Storia dell’olio e dell?ulivo
A Bellona, in localit? Massariella, ? ubicato un frantoio per la frangitura delle olive. La sua costruzione si perde nella notte dei tempi. La struttura viene sempre rinnovata ed aggiornata alle vigenti leggi, da quando, poi, ? diventato proprietario Antimo Pezzulo, il frantoio ? tenuto al massimo dell?efficienza e nel rispetto delle leggi sanitarie ed ambientali. Il Pezzulo tiene particolarmente a questo frantoio perch?, oltre ad essere ?storico?, ? l?unico della zona dove si ricava dell?ottimo olio. Ottomila anni fa l’ulivo veniva gi? coltivato in Medio Oriente e le prime coltivazioni si ebbero molto probabilmente in Siria o Creta.
I Fenici in seguito diffusero questa coltivazione su tutte le coste del Mediterraneo, dell’Africa e del Sud Europa. Con i Greci le coltivazioni di ulivo divennero sempre pi? numerose, ma furono i Romani che provarono a coltivare in ogni territorio conquistato questi frutti polivalenti e, in molti casi, ordinarono alle popolazioni conquistate il pagamento dei tributi sotto forma di olio di oliva. I Romani costruirono anche i primi strumenti per la raccolta e la spremitura delle olive e perfezionarono sempre di pi? le tecniche per conservare l’olio.
I numerosi utensili, rinvenuti dagli archeologi in vari scavi nell’area mediterranea, nonch? diversi passaggi della Bibbia e del Corano dimostrano l’importanza storica di questo frutto dell’ulivo e del lavoro degli uomini.
Anche oggi, all’alba del terzo millennio, l’olio di oliva costituisce un prodotto carico di misticismo e soprattutto un componente fondamentale della dieta mediterranea, una moda alla quale, molti esperti danno credito, attestando i suoi aspetti benefici per la salute. L’olivo ? stato sempre ritenuto un albero sacro e il liquido estratto dai suoi frutti ? stato utilizzato non solo nell’alimentazione, ma anche a scopo religioso e rituale, come combustibile, nei massaggi e nella cosmetica, per la pulizia e l’igiene. Degli ottocento milioni di piante di olivo esistenti, oltre il 90% viene coltivato nel bacino del mediterraneo e l’Italia ? protagonista assoluta tra i paesi produttori per la qualit? delle zone che offrono una enorme variet? di oli tra i quali scegliere il pi? adatto alle varie preparazioni. L?Alto Casertano ? un vasto e ?saporoso? territorio che unisce all’olio i formaggi, i vini, gli insaccati, la frutta ed alcune delizie dolciarie destinate a lasciare un segno profondo. La coltivazione dell?ulivo e la produzione dell?olio, specialmente nelle zone interne e collinari della regione Campania e delle province di Benevento e Caserta in particolare, ha origini antichissime, richiamando alla memoria gli insediamenti delle prime colonie della Magna Grecia. Le piante di olivo rappresentano l?elemento caratterizzante del paesaggio rurale di molte zone del Matese e del Sannio, assumendo,
quindi, un ruolo primario per lo sviluppo delle aree collinari. Queste sono terre che unitamente ai salumi, ai formaggi ed ai vini, hanno nell?olio di oliva un ulteriore punto di forza che viene perfettamente ad integrarsi nella tradizione alimentare e gastronomica della cucina contadina, ricca di elementi naturali e semplici che, abbinati tra loro, creano gustose ed uniche pietanze. Ed allora, quale momento migliore per degustare una prelibatezza come l?olio extravergine se non ?Andar per Frantoi? nel Casertano e, se scegli Bellona, troverai anche tanta cortesia e disponibilit?.