Si improvvisarono bagarini. Uno condannato dal giudice

Biglietti alla mano, avevano pensato di improvvisarsi bagarini e sostituirsi agli addetti ai lavori in occasione di un concerto andato in scena qualche anno fa al Palamaggi? di Castelmorrone. Ma l’iniziativa gli era costata prima una denuncia in stato di libert? e poi una condanna a 3 mesi di reclusione emessa dal giudice unico al termine di un primo processo celebrato nella primavera dello scorso anno. Condanna che, tuttavia, ieri mattina, per uno dei due, ovvero per la trentasettenne D. G., si ? dissolta nella sentenza di assoluzione emessa dai giudici della Corte di appello di Napoli che hanno, nello stesso tempo, ridotto la pena a carico del quarantaduenne G. P. a 2 mesi di reclusione (convertiti in 2280 euro) e 140 euro di multa, per un totale di 2420 euro. A difenderli in udienza l’avvocato Piero Carlino, che ha contestato la ricostruzione accusatoria che aveva preso corpo dalla segnalazione sporta nell’immediatezza dell’episodio dagli Agenti delle forze dell?ordine che, impegnati in un giro di controllo, li avevano sorpresi in possesso di una quindicina di biglietti, di cui era stato denunciato lo smarrimento, a ridosso dei cancelli del Palamaggi?. Particolare, quest’ultimo, sul quale si ? invece soffermato l’avvocato Carlino per dimostrare l’assoluta buona fede dei due imputati che quei biglietti, avevano dichiarato, di averli ricevuti in consegna da un fantomatico impresario che aveva loro assicurato una provvigione sulla vendita degli stessi. Versione che, tuttavia, fino a ieri non aveva convinto nessuno, nonostante i due avessero agito, ha sostenuto il legale, alla luce del sole.

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