Un colloquio chiarificatore con don Pietro Lagnese

Nella chiesa di Vitulazio si sono svolte le tradizionali funzioni religiose per la ?Giornata del ringraziamento?. Durante la cerimonia il parroco ha benedetto il raccolto, la terra, gli attrezzi agricoli ed ha ringraziato il Signore per il raccolto. Al termine abbiamo incontrato il parroco, Don Pietro Lagnese, con il quale siamo rimasti in piacevole colloquio e gli abbiamo chiesto: ? Nel terzo Mondo ci sono troppi bambini; perch? i missionari non insegnano, ai residenti, oltre al catechismo, a mettere al mondo meno figli, viste le precarie condizioni in cui vivono? Non passa giorno che alla televisione non vengano mostrati bambini di colore nudi e scheletriti. Sono immagini che strappano il cuore! Tutti dovremmo dare una mano a quanti si adoperano per alleviare quelle sofferenze. ? Ed il parroco ha risposto: ? E? la verit?, ci sono troppi bambini che soffrono al mondo ed i missionari hanno ben presente il problema. La Chiesa ha tenuto sempre conto dell?insegnamento morale per risolvere il dramma della miseria e della fame nelle zone pi? diseredate del mondo. La diffusione della cultura e lo sviluppo creeranno un clima di maggiore sensibilit?, e di responsabilit?, anche nel settore demografico. Ne abbiamo la riprova in casa nostra dove, malgrado il richiamo alla generosit? del dono della vita, abbiamo il livello di nascite pi? basso al mondo. Ormai tutti sanno che le scelte religiose e le regole morali che ne derivano, incidono su fenomeni come la natalit?, anche se vi sono credenti che si circondano di figli senza badare ai sacrifici a cui andranno incontro. Il problema degli aiuti al Terzo Mondo va posto su un piano diverso. Noi cristiani seguiamo la logica del buon samaritano: ci chiniamo sul bisognoso ed apriamo il cuore e la borsa. Solo dopo avere assolto il dovere della carit?, potremo predicare i rimedi pi? appropriati e costruire poi chiese, scuole ed asili per i bisognosi coronando cos? la missione a cui ci ha chiamati Nostro Signore.? Conclude il parroco, mentre lo ringraziamo di essersi intrattenuto a colloquio con i suoi parrocchiani desiderosi di chiarire alcuni assillanti dubbi.

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