Vecchietto chiede la grazia a Ciampi, ma di essere arrestato.

Incredibile storia di un anziano che, pur di ottenere una residenza igienica, invoca il carcere.
In paese si prospetta un nuovo scandalo mediatico, arriva il Gabibbo?
Un nuovo e pi? eclatante scandalo mediatico si prospetta per la citt? del buon vivere gi? assurta agli onori delle cronache internazionali per il famigerato caso Palumbo, che forse non ? bastato per indurre i preposti a rispettare il prossimo e soprattutto gli anziani. Come potrebbe spiegarsi, altrimenti, l?incredibile storia del settantasettenne Domenico Civitella che, dopo aver tentato con ogni lecito mezzo di ottenere una dimora igienicamente sana, ha deciso di rivolgersi attraverso la stampa al Capo dello Stato per chiedere la grazia. Una grazia per? particolare: mentre altrove ci si batte per ottenere la scarcerazione di qualche autorevole ergastolano che si rifiuta di chiedere la grazia, al Capo dello stato Civitella chiede la grazia di poter? essere arrestato. Pur di lasciare quella stamberga, alla lettera ex stalla di un edificio comunale, in cui il vegliardo ? stato relegato dai precedenti amministratori in seguito allo sfratto dal macello comunale, Civitella ? disposto ad andare pure in carcere, dove per lo meno starebbe in condizioni igienicamente salubri, ma il suo estremo auspicio ? vanificato dal fatto che, se pure commettesse un reato, alla sua veneranda et? gli imporrebbero gli? arresti domiciliari. Quale peggiore iattura per un vecchio che per lo meno di giorno pu? ancora sfuggire all?umido che marcisce mobili ed ossa nella sua camera-tamberga trattenendosi nei bar o in locali quanto meno asciutti? Una richiesta indubbiamente provocatoria ma che forse scatener? nuovamente su Caiazzo l?interesse del media e in particolare di ?Striscia la Notizia? che pare sia stata allertata e starebbe preparando un tapirone natalizio da consegnare ai preposti. Doveroso a tal fine chiarire subito che, come tante altre rogne, il caso Civitella ? stato ereditato dagli attuali amministratori in quanto il vegliardo fu relegato dai predecessori in locali, a quanto riferito, ricavati da stalle comunali in seguito all?evacuazione coatta da alcuni bassi del mattatoio comunale che l?ex, compianto sindaco Cervo gli aveva assegnato dopo il terremoto del 1980 poich? la sua abitazione, gravemente lesionata, era divenuta inagibile. In seguito a Civitella fu assegnato un alloggio popolare ma, dopo averlo anche convocato per la consegna delle chiavi, l?ex sindaco glielo avrebbe fatto negare iniziando anche la procedura per sfrattarlo dal mattatoio che a suo dire avrebbe occupato indebitamente. Teoria ribaltata in sede giudiziaria dall?avvocato Angela Cerreto che, in seguito al diniego del Comune, sarebbe riuscita a trovare una copia della delibera di assegnazione in un deposito di documenti destinati al macero. Del caso si ? occupato anche il giudice di ?Forum? Tina Lagostena Bassi, riconoscendo i diritti di Civitella, invitando il sindaco a risarcirgli i danni ed assegnargli entro quindici giorni l?appartamento che gli spettava. Intanto per? l?amministrazione ? cambiata e Civitella continua a marcire in una stamberga per cui, dopo aver inviato una circostanziata lettera denunzia al procuratore della Repubblica ed al prefetto, ha deciso di chiedere a mezzo stampa la grazia al Capo dello Stato. Per essere arrestato.

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