Contrasto alla povert?. Indigenti in fermento per il ritardo nell?assegnazione dei fondi
?A noi staccano la luce e voi avete i soldi nel cassetto!?
Animate discussioni in uffici comunali per ottenere un contributo o il pagamento di una bolletta. Non accennano a placarsi le polemiche e proteste che da qualche tempo si registrano sempre pi? spesso in determinati uffici comunali da parte degli indigenti che aspirano all?assegnazione di un sussidio mensile richiesto prima quale ?reddito di cittadinanza?, successivamente quale forma di ?contrasto alla povert?? attuata espressamente per venire incontro alle fasce sociali pi? deboli. Si disse che tale forma di sussidio avrebbe ovviato alle gravissime conseguenze dei clamorosi ritardi registrati nell?erogazione del reddito di cittadinanza -che dopo circa un anno ancora non decolla- perch?, essendo di esclusiva competenza comunale, la graduatoria degli aventi diritto al sussidio finalizzato al contrasto alla povert? sarebbe stata compilata nel giro di qualche settimana per cui entro un mese gli aventi diritto avrebbero potuto incassare anche i primi soldi. Rassicurati da tali dichiarazioni, molti indigenti avrebbero accantonato bollette telefoniche, del metano e dell?Enel, e fatto credito in negozi di generi alimentari che ora reclamano il pagamento, mentre a qualcuno degli indigenti pi? disperati sarebbe stata gi? staccata la corrente. Una situazione che precipita di giorno in giorno perch? bisogner? fronteggiare anche la spesa per il distacco ed il riallaccio, che si aggirerebbe sui centocinquanta Euro, circa trecentomila lire che molti dovranno togliere dalla bocca dei propri figli, ?colpevoli? solo di appartenere a cotanta societ?. Comprensibile, quindi, la protesta di quanti avrebbero appreso che non ? stato ancora possibile compilare la graduatoria o esaminare le pratiche per assenza dei preposti, si dice una volta l?impiegato, un?altra l?assistente sociale e, dulcis in fundo, la segretaria. ?Mentre a noi staccano anche la corrente, loro tengono i soldi nel cassetto senza preoccuparsi dei nostri problemi. Finch? qualcuno di noi non perder? la pazienza compiendo qualche gesto inconsulto -dichiara un indigente anche a nome di altri- come gi? capitato con persone che, guarda caso, dopo aver fracassato tutto, hanno ricevuto i soldi. Non vorremmo arrivare a tanto, ma sappiano che quando si perde la pazienza nessuno ? responsabile delle proprie azioni?. In effetti qualche indigente gi? avrebbe perduto le staffe e per conseguenza negli uffici comunali le urla sarebbero arrivate alle stelle, addirittura fra impiegati e segretaria. Secondo attendibile fonte, per?, il problema sarebbe molto pi? serio di come si pu? immaginare perch? il budget sarebbe appena sufficiente ad assegnare una sola mensilit? intera (400 Euro) a tutti gli aventi diritto, ovvero cinquanta euro mensili a testa per sette-otto mesi: per contrastare la povert? o prendere in giro gente gi? disperata?