Parla il comitato civico: la ?167? una storia infinita
L?ultimo balzello denota precisa responsabilit?.Dal presidente del Comitato Civico Raimondo Cuccaro riceviamo e pubblichiamo: L?annosa e complessa vicenda concernente la gestione delle aree per l?edilizia economica e popolare ha assunto, per esclusive responsabilit? politiche e amministrative, contorni paradossali. Si vogliono far pagare imperizie e negligenze politiche vecchie e nuove a chi, incolpevole, ha speso una vita per una casa. E molti parlano di questa faccenda senza alcuna cognizione di causa. Questo il motivo dell?intervento del Comitato Civico, che intende apportare qualche elemento di chiarezza per l?assurda vicenda del pagamento di una parcella, legittima quanto si vuole ma dai costi estremamente astronomici. In effetti, il Comitato, da un primo esame delle carte riguardanti la richiesta di pagamento della parcella dell?avv. Stanga, che ha difeso il Comune nell?ambito della vertenza Eredi Goglia, proprietari dei terreni della ?167? oggetti di esproprio, contesta in radice la possibilit? che il Comune possa rivalersi, nei confronti dei cooperativisti, per somme e spese legali dovute a cattiva gestione della procedura di esproprio. In particolare, per l?errata determinazione dell?indennit? che ha comportato l?instaurazione di un giudizio davanti alla Corte d?Appello. L? atto di transazione e di accordo bonario sull?indennit? di espropriazione, sottoscritto in data 17/09/2004 dalle parti, cio? dal Comune e dai proprietari espropriati, prevede espressamente l?abbandono della causa pendente e la compensazione delle spese con l?espressa rinuncia alla solidariet? sottoscritta dagli avvocati in causa. Ma questo non significa che l?onorario all?avv. Stanga, difensore del Comune, deve essere sopportato dai cooperativisti che sono rimasti totalmente estranei alle controversie legali. La delibera consiliare n. 21 dell? 11 maggio 2004, che ipotizza lo scarico degli oneri legali in capo ai cooperativisti, ? priva di pregio perch? sembra essere stata assunta senza la maggioranza dovuta e senza la condivisione giuridica dei singoli cooperativisti. Si osservi fra l?altro che i soggetti passivi di eventuali obbligazioni sono i presidenti delle cooperative, se non ancora sciolte. In ogni caso, la delibera e? impugnabile da parte degli interessati insieme all?atto applicativo. Ma la cosa pi? importante e grave ? che tutti hanno ritenuto per buona la parcella inviata dall?avv. Stanga, senza verificare l?attivit? effettivamente svolta dal difensore del Comune, cio? l?esattezza delle tariffe applicate in relazione al valore della controversia. Inoltre, anche senza verificare l?esatta applicazione del decreto ministeriale che fissa le tariffe professionali degli avvocati. Una ipotesi di soluzione che il Comitato si permette di suggerire, soprattutto al presidente del Comitato di Quartiere Pignataro Ovest, il prof. Antonio Simeone, riflette la possibilit? di investire il Commissario prefettizio, dott. Paolino Maddaloni, per il tramite del difensore civico, il dott. Giorgio Bovenzi, perch? sia richiesta al medesimo Giudice della Corte d?Appello l?ammontare della liquidazione per le prestazioni rese dal avv. Stanga, cosi come ? stato gi? fatto per gli avvocati della parte attrice. Il Comitato Civico rimane sconcertato soprattutto dall?ammontare decisamente sproporzionato in eccesso della parcella formata dall?avv. Stanga, rispetto a quanto liquidato, circa ventimila euro, ai due avvocati della parte attrice dalla Corte di Appello di Napoli con sentenza n.246/2000. La storia della ?167? ? veramente una storia infinita, una realt? oggi gi? tanto martoriata e abbandonata, che vede grandi responsabilit? amministrative e con illiceit? che non saranno mai sanate con l?indebito pagamento richiesto ai cooperativisti.