PIP: Rischia di saltare il finanziamento di oltre due miliardi?
Questa sera il vertice fra i due raggruppamenti trasversali che sostengono posizioni contrapposte. Qualcuno avrebbe alterato il documento concordato in ambito di centro sinistra allargato all?Udc Rischia di saltare il finanziamento di oltre due miliardi di lire che l?amministrazione comunale potrebbe essere costretta a restituire alla Regione in seguito alla contrapposizione, sempre pi? netta, fra i due raggruppamenti politicamente trasversali che sostengono posizioni inconciliabili sul Piano Insediamenti Produttivi. Da una parte l?amministrazione comunale retta dal sindaco Stefano Giaquinto, che, con tutti i partiti di centro destra, ad esclusione dell?Udc, e il capogruppo consiliare Udeur Fabio Sgueglia, sostiene la necessit? di ridimensionare l?area a suo tempo individuata in via Ognissanti (la zona dell?ex Autovolturno) in funzione della disponibilit? economica, per non creare altre cattedrali nel deserto; dall?altra l?unione di centro sinistra che si ritrova sulle posizioni dell?ex sindaco Nicola Sorbo,?nuovo acquisto? dei Democratici di Sinistra, in tale battaglia sostenuta anche dal coordinamenti cittadino Udeur, nella persona del ragioniere Giovanni Fulgieri, per cui, secondo un documento ufficiale, sottoscritto da tutti i referenti, il Pip dovrebbe essere attuato sull?intera area programmata di 120.000 mq.?. Di tale raggruppamento fa parte anche la segreteria cittadina dell?Udeur, rappresentata dal commissario Franco Musco che quindi, ancora una volta, si trova in netto contrasto con la posizione sostenuta da Fabio Sgueglia cio? dal capogruppo del suo stesso partito. Una situazione che, ovviamente, determina sconcerto anche fra iscritti e simpatizzanti del Partito, molti dei quali pertanto, in seguito al disinteresse dei vertici provinciali, sono passati alla Margherita. Secondo un autorevole tecnico, il finanziamento rischierebbe di saltare perch? non ? possibile modificare i criteri e quindi il progetto a suo tempo approvato, pena la decadenza del Pip e la conseguente necessit? di restituire alla Regione i soldi gi? incassati. Questa la posizione dell?Unione allargata all?Udc che, per?, avrebbe concordato un documento diverso da quello sottoscrittola alcuni esponenti, cio? in cui non si faceva riferimento a 120.000 metri quadrati ma all?intera estensione del progetto approvato e finanziato. Chi avrebbe potuto avere interesse a cambiare le carte in tavola? Ed a che fine? Secondo un?altra campana di centro sinistra, proprio i sostenitori della necessit? di ridimensionare il progetto originario, per renderlo immediatamente cantierabile, avrebbero citato tale ampiezza della zona Pip, ma l?errore in cui, perfettamente in buona fede, sarebbe stato tratto in inganno pi? d?un, non cambierebbe la sostanza del problema: secondo i Diesse e quanti condividono la loro posizione, il Pip dev?essere predisposto sull?intera estensione originaria, anche inizialmente, per motivi economici, dovesse essere attuato solo in parte. Ci? anche per evitare disomogeneit? della zona con la conseguente necessit? di individuare altrove successive aree PIP; inoltre, secondo attendibile fonte, il progetto ridimensionato imporrebbe la costruzione di una nuova strada che a sua volta comporterebbe la necessit? di dover abbattere le fondamenta dell?ex conceria, con grosso dispendio di denaro e di tempo. Secondo altra fonte, invece, il problema consisterebbe nelle concessioni edilizie rilasciate non solo dall?amministrazione Sorbo, ma anche da quella attuale, sull?area prevista per il Pip. Altri invece sostengono che potrebbero esserci grossi interessi nello sfruttamento della struttura ex Autovolturno da parte di una catena di Ipermercati, la Macros, che gi? avrebbe raggiunto accordi sottobanco con qualcuno, ma, naturalmente si tratta di mere illazioni, anzi maldicenze. Qualcosa di pi? potr? sapersi stasera al termine dell?incontro fra capigruppo e partiti politici in programma su iniziativa dell?amministrazione comunale ed in particolare del sindaco Stefano Giaquinto, che crede molto nel Pip quale occasione di sviluppo e lavoro anche per i giovani.