Parcelle legali esagerate
Il circolo La Fenice e il comitato civico si rivolgono al commissario prefettizio Maddaloni
Nuova iniziativa del Circolo ?La Fenice? e del Comitato civico che hanno indirizzato la seguente nota a firma di Raimondo Cuccaro al commissario prefettizio Paolino Maddaloni per contestare la delibera n? 86 del 9 dicembre 2005: ?Il Comitato civico ? rimasto esterrefatto dalla facilit?, non consona all?alta sua qualificazione professionale, con la quale ella ha dato per buona la parcella presentata dall?avvocato Stanga, pensando di rovesciarne l?onere su onesti cittadini che hanno sudato una vita per acquistare una casa, il cui valore non sfiora neppure quello della parcella. Sentiamo perci? il dovere di precisarle innanzitutto che, ai sensi dell?articolo 35 legge 865/71, la somma dovuta per l?assegnazione dell?area ? quella indica in convenzione e ci risulta che fu interamente pagata, per cui nulla pi? ? dovuto dalle Cooperative, tutte a responsabilit? limitata. Non si comprende in forza di quale norma si vorrebbe intravedere la responsabilit? dei singoli soci assegnatari. In relazione alla scandalosa parcella, anche quali cittadini interessati al buon andamento delle finanze comunali, dobbiamo ricordarle che: le parcelle, per essere valide, devono essere compilate in conformit? a quanto prescritto dalla legge professionale con l?applicazione delle tabelle di cui al D.M. 8 aprile 2004 n? 127; le singole voci devono essere tutte documentate, con l?esibizione delle memorie compilate e l?accertata presenza alle singole udienze; la conciliazione,?attivit? nell?ambito dell?incarico conferito in relazione allo specifico processo, non pu? essere oggetto di un?apposita e fantasiosa parcella. In proposito le segnaliamo che la somma indicata di ? 80.000 pi? altre voci inesistenti, non ? prevista in nessun punto del citato DM. Tale somma non si raggiungerebbe neppure se si volesse applicare la tariffa stragiudiziale, cosa non possibile per le ragioni di cui sopra. Ai sensi del T.U. 115/2002 quando a pagare sono gli enti pubblici, la tariffa applicabile non deve mai superare la media tra i minimi ed i massimi. Anche in quest?ambito, per stabilire il concreto ammontare dell?onorario, bisogna tener conto dell?impegno profuso e del risultato ottenuto (il Comune ? risultato soccombente). Evidentemente il Consiglio dell?Ordine degli Avvocati ha vistato senza approfondire l?argomento perch? le sue determinazioni non sono vincolanti ai fini della regolarit? della parcella. Tanto perch?, in ultima analisi, in caso di contrasto tra le parti, a determinare la parcella ? il giudice adito per il processo. Si spera che vorr? prendere atto di quanto sopra e non disporre al buio la liquidazione richiesta in quanto l?avvocato, ai sensi degli articoli 28 e 29 della legge 794/1942, pu? proporre ricorso al capo dell?ufficio giudiziario adito per il processo, per richiedere la liquidazione del dovuto?.