Bombola incendiata, i residenti invocano controlli dall?Asl.

Monta la polemica in seguito all?incendio della bombola verificatosi l?altro giorno in un palazzo del rione Garibaldi. Alcuni residenti, infatti, si domandano come sia possibile che tale edificio ospiti degli uffici al pian terreno e vari studi medici, dislocati su due interi piani, ma, nel momento di grave emergenza, hanno dovuto recuperare qualche estintore da un vicino palazzo.
Pensando a cosa poteva succedere se nell?edificio si fosse trovato qualche disabile e l?unica scala fosse stata danneggiata, la gente vuole sapere com?? stato possibile concedere il dovuto cambio di destinazione delle abitazioni ad uffici -e l?agibilit? sanitaria- in mancanza di una scala esterna di sicurezza, se tutti i piani sono inaccessibili ai disabili ed anche nelle parti comuni non v?? traccia del piano di evacuazione. Gli ispettori Asl che, giustamente, rilevano anche i pi? piccoli problemi per aprire un esercizio commerciale, avranno mai fatto un sopralluogo presso i vari studi dei loro colleghi? Controlli vengono invocati anche presso i distributori di materiali infiammabili e di gas in particolare, essendosi sparsa la voce che, qualche giorno prima, lo stesso rivenditore era stato costretto a sostituire un?altra bombola difettosa, da lui stesso montata nella stufa di una persona anziana. Sopratutto perch? la saggezza degli adagi ammonisce che, ahinoi, non c?? due senza tre.

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