Piazza Portavetere, nuova ala: alla luce l?antica cisterna.
Certosina opera della Soprintendenza, ma non finir? come sul lato sottostante? Attriti fra gli operai e qualche fotografo che voleva immortalare i reperti, esposti alla pubblica visione.
Piazza Portavetere: anche dalla nuova ala spuntano reperti. Avrebbe le fattezze di una cisterna il manufatto venuto alla luce nel corso degli scavi eseguiti nella zona sottostante l?ex fontana ?premilimone?, secondo alcuni anziani fatta apporre in quel posto dal compianto sindaco Cervo proprio per preservare da ogni temibile sciacallaggio le antiche vestigia caiatine. Durante la certosina opera di scavo, eseguita, anche a mano, da una squadra specializzata, sotto l?assiduo controllo della Soprintendenza ed in particolare della dottoressa Passaro, infatti, sono venuti alla luce altri reperti, a quanto pare di notevole interesse ma che stavolta non dovrebbero ostacolare i lavori come si ? verificato sul lato sottostante, dove, peraltro, alla fine non ? rimasto quasi niente di interessante. Gli esperti davano per scontato, d?altronde, che scavando per alcuni metri all?angolo della piazza venissero alla luce importanti reperti, anche se molti ritengono che si tratti di non un?antica cisterna romana ma di un pi? recente contenitore nel quale, a sua volta, confluiva l?acqua proveniente dall?enorme cisterna di piazza Verdi, a sua volta alimentata dalle sorgenti del Formale. In tutti i casi, i reperti non dovrebbero ritardare di molto i lavori in quanto l?intervento della Soprintendenza era programmato proprio in considerazione di quanto potesse venire alla luce. Tutto scontato, quindi, se non fosse per uno spiacevole episodio occorso ai danni di un fotografo che nel primo pomeriggio di ieri sarebbe stato quasi aggredito da uno sconosciuto mentre si accingeva ad immortalare i reperti, peraltro esposti alla libera visione di tutti i passanti. Secondo attendibile fonte, senza qualificarsi, l?uomo avrebbe sospinto pi? volte il malcapitato per indurlo ad allontanarsi, si vocifera addirittura pretendendo di sottrargli il telefonino con il quale, a suo dire, avrebbe scattato alcune foto senza essere autorizzato. Una vicenda che potrebbe finire all?attenzione della magistratura se il malcapitato decider? di denunziare l?aggressione, sia pure verbale, eventualmente subita, in assenza di qualunque segnale che potesse lasciare immaginare l?esistenza di eventuali divieti imposti da chicchessia, senza peraltro delimitare la zona ?inibita?.