Dopo il doppio danneggiamento della macchina di Gianni Gosta.

Invocato dal MSI (Parlato) sin dagli anni ottanta.
Secondo attendibile fonte a Natale bussarono a soldi per i detenuti.
Nuovo raid notturno dei soliti ignoti che la notte scorsa hanno preso di mira l?auto salone Mazzarella, ubicato lungo la provinciale per Alife, a pochi metri dalla stazione ferroviaria del?Alifana. Almeno quattro autovetture di notevole valore commerciale sono state danneggiate dai soliti balordi che anche stavolta hanno preso di mira i parabrezza, frantumandoli con grossi massi, esattamente come fecero l?ultimo dell?anno col parabrezza, e dopo due settimane con un altro vetro della macchina di Gianni Gosta. Allora si disse che il giornalista aveva potuto toccare qualcuno che se l?era legata al dito e in particolare i balordi che nottetempo spadroneggiano per le vie caiatine mettendo a soqquadro tutto ci? che capita a loro tiro: grondaie, serrande, insegne, porte, panchine aiuole, semafori e soprattutto macchine, i cui parabrezza rappresentano il piatto forte dei delinquenti in rapida crescita. Ne sa qualcosa l?autista Sangiovanni, costretto, dopo tre o quattro volte che hanno frantumato il parabrezza del suo pulmino, ad abbandonare l?attivit?. Ma Mazzarella cosa avrebbe potuto fare di spiacevole per i balordi? Secondo attendibile fonte, prima di Natale per l?autosalone sarebbero passati alcuni sconosciuti intenzionati ad incassare una somma imprecisata da destinare ai detenuti, ovvero alle loro famiglie in difficolt?, ma pare che il commerciante abbia risposto picche. Ciononostante l?opinione pubblica ? portata a pensare che si tratti dell?opera dei soliti balordi, ovvero dei giovinastri che si trattengono nelle ore piccole ovvero acquistano superalcolici in alcuni pubblici esercizi che dovrebbero essere ben noti ai vari inquirenti, per poi vagare barcollando finch? non trovano come e dove sfogare la sbornia. Pare che da tempo il sindaco abbia emanato un?ordinanza finalizzata a limitare la somministrazione di bevande alcoliche ovvero l?apertura dei bar fino alle ore 24, ma secondo attendibile fonte tale ordinanza non sarebbe stata mai notificata per evitare discriminazioni con gli esercenti di Piana o altri paesi limitrofi dove sarebbe possibile acquistare super alcolici ed ubriacarsi (solo?) anche alle quattro di notte. In tutti i casi il nuovo episodio di vandalismo ha determinato un?impennata della pubblica opinione che invoca maggiori controlli, memore che gi? negli anni ottanta, grazie all?interessamento di Giovanni D?Andrea, l?onorevole Antonio Parlato invoc? l?istituzione di un commissariato, che avrebbe potuto contribuire all?ottimo lavoro svolto dalla Benemerita, in modo da controllare assiduamente il territorio ed in particolare l?ambito caiatino 24 ore su ventiquattro

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